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San Giustino

Tragico schianto, due dirigenti del Comune rinviati a giudizio. Nell'incidente persero la vita quattro giovani

Sono accusati di omicidio stradale in concorso . Il processo inizierà il 22 aprile

29 Gennaio 2025, 07:18

Tragico schianto, due dirigenti del Comune rinviati a giudizio. Nell'incidente persero la vita quattro giovani

Il luogo del tragico incidente

Sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio stradale i due dirigenti del settore Lavori pubblici del Comune di San Giustino (uno dei quali ora in pensione) finiti sotto inchiesta in seguito al drammatico incidente stradale in cui la notte del 3 dicembre 2022 persero la vita quattro giovani altotiberini, Luana Ballini, Natasha Baldacci, Gabriele Marghi e Nico Dolfi, tutti di età compresa tra i 17 e 22 anni. Il processo a carico dei due funzionari inizierà il prossimo 22 aprile davanti al giudice Elena Mastrangeli. Così è stato deciso ieri mattina in tribunale a Perugia, nel corso di un’ulteriore e a questo punto ultima udienza della fase preliminare al dibattimento, di fronte al giudice Natalia Giubilei. In aula, dove erano presenti molti dei familiari delle vittime, la richiesta di rinvio a giudizio è stata formulata dal pubblico ministero Patrizia Mattei. Istanza accolta dal giudice nonostante la richiesta di non luogo a procedere nei confronti dei due tecnici comunali, avanzata dai legali difensori degli imputati, gli avvocati Vittorio Betti e Luca Fanfani. Entrambi i funzionari, un 70enne residente in provincia di Arezzo (ora in pensione) e un 63enne tifernate, sono accusati di omicidio stradale in concorso perché, secondo la ricostruzione della Procura di Perugia e in base a quanto riportato nei capi di imputazione, sono ritenuti responsabili di non aver ripristinato il guardrail - tolto nel 2018 a seguito di un altro incidente - nel tratto di via Umbra, contribuendo di fatto con questa omissione a cagionare l’esito drammatico dell’incidente dove morirono i giovani. Secondo gli inquirenti, la presenza di una barriera di sicurezza avrebbe potuto evitare lo schianto contro la pila del ponte e quindi la morte sul colpo dei ragazzi.

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