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Il fatto

Comune mette in vendita l'ex cimitero di campagna: sul posto ci sono ancora delle lapidi

Si trova in un'area molto visitata da escursionisti

08 Gennaio 2025, 10:00

Cimitero Rasina Umbertide in vendita

Il cimitero finito all'asta

Ex cimitero di campagna in vendita. È stato messo all’asta il piccolo camposanto che sorgeva a Rasina, località posizionata sulle alture della Valle del Niccone, a una manciata di chilometri dal confine con la Toscana. L’avviso per l’alienazione dell’appezzamento è stato pubblicato dal Comune di Umbertide, proprietario dell’area. L’importo base per l’acquisto è stato fissato a  12 mila euro. Inutilizzato dagli anni ’60 del secolo scorso, ovvero quando nel  piccolo borgo iniziò un lento e inesorabile spopolamento verso la città o le vicine frazioni più a valle, il terreno dove sorgeva il minuscolo cimitero è ormai abbandonato e divorato dal bosco circostante. Tra la fittissima vegetazione, che ormai è padrona dell’area, si possono ancora notare i resti di qualche lapide, la presenza di alcuni sepolcri vuoti, una piccola cappella e delle mura di cinta che risultano totalmente crollate.  Attaccati al vecchio cimitero sono presenti e ben visibili i ruderi di quello che fu l’imponente santuario di Maria Santissima Assunta, costruito tra il XV e il XVI secolo (eretto, secondo le fonti dell’epoca, dalla nobile perugina Maddalena degli Oddi, come voto in seguito al salvataggio del figlio Giulio Cesare, che scampò alla morte durante la guerra con i Baglioni) e che ogni anno viene visitato da un numero considerevole di escursionisti. Per questo, la zona – che ha come destinazione urbanistica attuale e prevista quella di area boschiva - risulta inquadrata come “emergenza  storico-architettonica”.  Ad autorizzare la messa in vendita tramite asta, è stata la commissione regionale per il patrimonio culturale dell’Umbria. L’organismo ha inoltre evidenziato la seguente prescrizioni: "In ordine alle misure di conservazione, le eventuali opere necessarie di restauro e risanamento dovranno essere preventivamente autorizzate e laddove possibile dovranno comunque vertere al recupero o al mantenimento degli elementi originari del bene”.  L’intera documentazione è disponibile all’albo pretorio online del Comune. Per presentare le offerte e tutta la documentazione richiesta  c’è tempo fino al 6 febbraio 2025. 

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