Attualità
Torna La Forza dell'Umbria del Nord. Domani, mercoledì 13 novembre, è il giorno della seconda edizione del convegno incentrato su imprenditoria, economia, lavoro con un focus sull'anno 2024. Tra i temi che saranno affrontati, dalle ore 10 presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi Link (in via Carlo Marx a Città di Castello), ci sono: Fondi d'investimento nell'azienda - luci e ombre; Le pmi - come e dove crescere; L'apertura al capitale del rischio (quotazione).
Anche quest'anno, nella stessa data che segna la ricorrenza patronale tifernate, si ripropone un convegno di alto profilo per i temi trattati e i relatori che ne saranno protagonisti. In questa seconda edizione, introdotta e coordinata dal direttore dei quotidiani del Gruppo Corriere, Sergio Casagrande, sarà quindi fatto il punto un anno dopo sullo stato dell’opera dell’economia Altotiberina.
La prima edizione. L’anno scorso al centro del convegno La Forza dell’Umbria del Nord c’era stata l’analisi della realtà economica, ma ricca altresì di spunti storici e geopolitici, del territorio Altotiberino umbro-toscano con tutte le implicazioni tipiche di una terra di frontiera e con tutte le difficoltà per superare quella barriera amministrativa che oggettivamente rappresenta un diagramma difficilmente sormontabile tra le due parti di una stessa vallata sconsideratamente spezzata in due da un discutibile mercimonio attuato dalla Signoria Medicea fiorentina e dallo Stato della Chiesa.
Da sempre improntata alla manifattura tipografica fin dagli albori della stampa, incentrata per l’intero Novecento sulla coltura tabacchicola, esplosa all’epoca del boom economico con una proliferazione di piccole imprese in settori diversi (ma con le aziende del mobile in stile e delle cartotecniche in particolare evidenza) consolidatesi sino alla fine del secolo scorso, oggi l’Altotevere sta vivendo una (lunga) transizione di cui non s’intravede ancora appieno il punto d’approdo, tra conferma di alcuni punti forti che l’hanno contraddistinto appunto sin dagli anni Sessanta e nuove forme imprenditoriali (talora di nicchia) destinate a un sicuro sviluppo. L’analisi dettagliata di questo trend sarà esplicitata dagli interventi di Francesco Pace (Ceo di Acacia Group) e da Sara Giusti di Intesa Sanpaolo.
Il programma. Dopo i saluti istituzionali (ore 10) di Luca Secondi, sindaco di Città di Castello, Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, presidente Provincia di Perugia e Francesco Polidori, editore del Gruppo Corriere, seguirà un introduzione a cura di Sergio Casagrande, direttore dei quotidiani del Gruppo Corriere, e Federico Sciurpa, vicedirettore del Gruppo Corriere. Al termine degli interventi di Francesco Pace e Sara Giusti, via alla tavola rotonda con Sergio Luciano, direttore di Economy, Ubaldo Livolsi, presidente Livolsi & Partners; Luigi Labbate, Head of Equity Advisor Rothshild & Co, Gianmatteo Franzoia, director H. I. G Private Equity e Alberto Gustavo Franceschini, presidente Ambromobiliare. A seguire l'intervista del direttore Sergio Casagrande a Ferruccio Ferragamo. Mentre, Alberto Cirio (presidente Regione Piemonte) e Eugenio Giani (presidente Regione Toscana) parleranno di Rapporti fra Istituzioni e universo Impresa: le esperienze di due grandi Regioni. Alle ore 12.30 le conclusioni con un intervento di Pietro Luigi Polidori, presidente Cda dell'Università degli Studi Link.
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