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Cronaca

Città di Castello, truffa dei falsi pezzi di ricambio alla società della raccolta rifiuti: tre imprenditori patteggiano la pena

12 Agosto 2024, 15:22

Perugia, frode nelle pubbliche forniture: tre italiani patteggiano la pena. Confiscato il profitto del reato

Riparazioni di mezzi meccanici mai avvenute e pezzi di ricambio fatturati ma inesistenti. Il tribunale di Perugia ha emesso sentenza di patteggiamento, con pene comprese fra 1 anno e 2 mesi e 1 anno e 6 mesi, nei confronti di tre imprenditori titolari di due imprese di Città di Castello. Erano accusati dalla Procura di Perugia di frode in pubbliche forniture commesse fra il 2016 e il 2021 nei confronti della società pubblica che opera nella raccolta rifiuti dell’Alto Tevere. Stando al patteggiamento tra la Procura e i legali degli imputati, è previsto anche il pagamento di multe fra i 1.2000 e i 1.534 euro e la confisca di 42mila euro. Le indagini della Procura guidata da Raffaele Cantone, condotte anche grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali e l’acquisizione di numerosi documenti, hanno permesso di scoprire come le aziende fatturassero alla società pubblica operazioni di installazione di pezzi di ricambio nuovi o originali che in realtà erano solo compatibili e revisionati e altri che nemmeno venivano installati oppure a prezzi di listino maggiorati. Inoltre venivano affidati lavori in subappalto senza autorizzazione della stazione appaltante. Durante le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Perugia, è stata sottoposta ad analisi una copiosa documentazione rivenuta nel corso delle perquisizioni.

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