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Città di Castello

Bilancio di fine anno, il Comune scrive a Mattarella per la scuola Dante Alighieri

L’annuncio del primo cittadino: “Bloccata l’unica opera pubblica che non abbiamo gestito direttamente”

Paolo Puletti

31 Dicembre 2025, 08:30

Bilancio di fine anno, il Comune scrive a Mattarella per la scuola Dante Alighieri

Il 2025 è stato un anno di crescita e cambiamento per Città di Castello, che si è trasformata a vista d’occhio attraverso nuove infrastrutture, nuove scuole, il recupero e la riqualificazione dei luoghi, dei contenitori e dei monumenti del centro storico. Per il sindaco Luca Secondi tanti sono stati gli elementi in positivo a favore della città, tanto c’è ancora da fare ma la strada è tracciata. Però un atto rilevante ed è la prima volta che accade il sindaco Secondi intende far intervenire il presidente della Repubblica.

Infatti, in occasione della conferenza stampa di fine anno, il primo cittadino ha sottolineato: “L’unica opera pubblica che non abbiamo gestito come Comune, la demolizione e la ricostruzione della scuola Dante Alighieri affidata con una gara d’appalto da Invitalia, è rimasta al palo”. Secondi sulla vicenda ha preannunciato l’invio di una lettera al presidente Sergio Mattarella: “Come amministrazione comunale eravamo riusciti a ottenere un investimento di oltre 10 milioni di euro del Pnrr, cofinanziandolo per 1 milione e mezzo. La procedura di appalto completamente gestita da Invitalia, per la quale il Comune di Città di Castello non ha alcuna responsabilità, ci ha purtroppo impedito finora di procedere secondo le aspettative, anzi siamo stati costretti ad avviare la procedura di risoluzione contrattuale con l’impresa affidataria. I lavori sono fermi e la collettività di Città di Castello sta scontando pesantemente il rimpallo di responsabilità tra Invitalia, agenzia del Mef, e il ministero dell’istruzione e del merito. Città di Castello aveva una scuola e oggi non ce l’ha più. Di fronte al silenzio e all’inerzia che registriamo da ormai troppo tempo, mi farò interprete delle aspettative della nostra città e anche degli altri comuni in Italia con i lavori fermi per chiedere al presidente Mattarella di intervenire nei confronti del governo a tutela del diritto allo studio che è riconosciuto dalla Costituzione e viene pregiudicato dalla situazione in cui ci troviamo. Questa problematica va assolutamente sanata e chi ha determinato tutto ciò deve prendersi la responsabilità di risolverla”.

In estrema sintesi nell’anno che sta per concludersi, ha proseguito il sindaco, “la città ha avuto una notevole proiezione nazionale e internazionale della sua immagine, grazie alla valorizzazione dei suoi tesori culturali, alla qualità dei suoi eventi, a un marketing territoriale che ne ha esaltato le peculiarità”. Secondi ha poi aggiunto: “Trasformazione e valorizzazione della città sono stati governati dall’amministrazione comunale senza perdere identità, continuando a lavorare per le famiglie e per le persone fragili, con un bilancio sano e solido, certificato dagli organismi di controllo preposti, è stato possibile mantenere tutti i servizi a domanda individuale, a tariffe invariate, in particolare nidi, mense e trasporti scolastici, e confermare l’alto livello delle prestazioni sociali che fanno di Città di Castello un punto di riferimento in Umbria per la qualità delle risposte ai bisogni dei cittadini”.

Sguardo rivolto all’anno che sta per chiudersi ma anche alle prossime sfide da parte del sindaco: “Il 2025 ha rispecchiato in pieno l’impostazione del nostro mandato amministrativo, che è stata finora quella di lavorare per cambiare e riqualificare la città, sia nel capoluogo che nelle frazioni, con l’idea di investire sul futuro della nostra comunità, guardando ai giovani, alle aspettative dei cittadini e alle sfide di uno sviluppo sostenibile”.

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