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Terni

In aumento le persone che si rivolgono alla Caritas e alla San Martino Impresa Sociale: nel 2025 sono state 6.574

30 Dicembre 2025, 11:31

In aumento le persone che si rivolgono alla Caritas e alla San Martino Impresa Sociale: nel 2025 sono state 6.574

Sono state 6.574 le persone che quest'anno si sono rivolte alla Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia e alla San Martino Impresa Sociale, con un aumento del 5 per cento rispetto al 2024. Un dato che restituisce l’immagine di un territorio attraversato da fragilità sociali ed economiche diffuse, a cui la rete Caritas risponde con servizi di ascolto, assistenza e accompagnamento. Grazie alla presenza capillare delle parrocchie e dei Centri di Ascolto, l’azione della Caritas mira non solo a fronteggiare le emergenze, ma anche a prevenire situazioni di emarginazione e a intercettare le cosiddette povertà nascoste, favorendo adeguati percorsi di reinserimento sociale e lavorativo e promuovendo la corresponsabilità della comunità.

A richiamare il fondamento spirituale dell’impegno caritativo è il vescovo Francesco Soddu: “Non c’è persona che non sia amata dal Signore e che non debba avere attenzione da parte dei credenti e delle altre persone, nella vicinanza e nel mettersi al servizio degli altri.” Le povertà che nascono dalle ingiustizie devono avere un’attenzione particolare, perché dall’ingiustizia nasce la guerra.

Quando le ingiustizie e la povertà aumentano non bisogna tirare i remi in barca, ma dare ancora di più segni di speranza, perché nessuno può delegare l’amore ad altri. Un anno complesso anche secondo il direttore della Caritas diocesana, don Giuseppe Zen, che parla di una povertà frammentata, trasversale e multidimensionale. Le emergenze più evidenti restano quelle del lavoro povero e della casa, con famiglie e singoli sempre più in difficoltà nel sostenere affitti e spese essenziali.

La Caritas non può e non deve sostituirsi al sociale - continua don Zen - ma deve sensibilizzare, promuovere relazioni generative e investire sul volontariato”. Nel 2025 la raccolta fondi per l’emergenza abitativa ha consentito di destinare circa 15 mila euro a sostegno delle famiglie. Numeri significativi emergono anche dalle attività condotte sul territorio: 38 mila pasti consumati alla mensa San Valentino e 10 mila da asporto, oltre 28 mila chilogrammi di alimenti distribuiti dall’emporio della solidarietà e più di 50 mila capi di vestiario.

Cresce inoltre l’attenzione alle nuove povertà, dalle dipendenze all’azzardo, fino alla solitudine sociale, definita una vera e propria “pandemia silenziosa”. Sono state, inoltre, 140 le persone che si sono rivolte al centro servizi di contrasto alla povertà di via Vollusiano per l’acquisto di farmaci e per visite mediche specialistiche, per l’espletamento di pratiche burocratiche, per i buoni libro degli studenti, allo sportello di orientamento al lavoro ed a quello di supporto psicologico e mediazione linguistico-culturale.

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