Attualità
Il 2026, per il Trasimeno, dovrà essere “l’anno della svolta definitiva”. Non usa mezzi termini Marcello Berioli, portavoce del movimento Il lago al centro, nel tracciare un bilancio di quanto è stato fatto sin qui e quanto, invece, dovrà essere portato a termine nei prossimi mesi. “Possiamo definirlo un anno difficile quello che sta sfumando, visto che inizieremo il 2026 a -170 dallo zero idrometrico – spiega Berioli – Come movimento Il lago al centro abbiamo visto da vicino quanto accaduto nel 2025, un anno di svolta che però non ha inciso in maniera rilevante sulle sorti del lago”.
Per Berioli, il Trasimeno è finito per anni nel dimenticatoio. “Ora va riconosciuto il grande impegno di tecnici e amministratori che ogni giorno lavorano al fianco del commissario Nicola Dell’Acqua”, arrivato durante gli ultimi mesi di governo regionale di Donatella Tesei. Con la giunta di Stefania Proietti è stata nominata assessora Simona Meloni, a cui è stata data la delega ai Laghi, una novità rispetto al passato. Qui “abbiamo capito che i nostri sforzi di riportare il Trasimeno al centro delle attenzioni del palazzo avevano prodotto qualcosa di importante”.
“A distanza di mesi possiamo dire che ancora l’argomento Trasimeno è centrale, e che come movimento stiamo mantenendo un canale di dialogo con le istituzioni che ci permette di monitorare le scelte capendone meglio le motivazioni - prosegue Berioli - Abbiamo cercato di fare chiarezza spiegando al territorio la verità, non la nostra, ma quella di dati tecnici, interviste a professionisti e documenti. Per vent’anni, noi cittadini abbiamo assistito e alimentato passivamente e con evidenti colpe il partito del non fare. A nostro avviso, ora la musica è cambiata, tutti siamo concordi che il fondo lo abbiamo toccato, lo stiamo ancora toccando ed è necessario risalire”.
Bene quindi l’arrivo del filtro a Tuoro per portare l’acqua da Montedoglio, così come positivi vengono valutati gli interventi “sui fossi e canali di scolo e l’arrivo del secondo filtro, più grande ma con apertura stagionale, che è previsto a Castiglione del Lago sul torrente Paganico”. Il 2025 è stato l’anno della ripresa delle manutenzioni. “La presenza di un commissario ci ha fatto illudere che in pochi mesi avremmo rivisto le draghe in acqua. Ma a oggi non ci sono soldi sufficienti per questo tipo di interventi, lo stesso commissario durante l’incontro a San Feliciano si era sbilanciato sul reperimento dei fondi ma a oggi da Roma poco è arrivato, e solo nell’ultimo mese si parla della possibilità di poter contare su una cifra di 2-3 milioni di euro che permetterebbero di fare interventi di dragaggio più duraturi e di costruire le vasche di decantazione”.
Da qui, l’augurio che il 2026 sia l’anno “della verità”. Nei primi mesi del 2026 dobbiamo vedere azioni concrete in vista della nuova stagione estiva. Dall’apertura del filtro alla riapertura delle tre darsene dei pescatori, dai lavori a Isola Maggiore alla riapertura delle altre darsene turistiche di San Feliciano e Torricella. Dovremmo vedere interventi di pulitura fossi e canali di scolo, sistemazione degli argini almeno in prossimità dei centri abitati. Il nostro approccio è sempre stato collaborativo, cercando riscontri, interpellando tecnici da fuori regione. Siamo stati vigili cercando di contribuire alle scelte ma consapevoli che oltre questo non possiamo andare – va avanti Berioli - Dopo anni di “non si può fare”, oggi si dice “si farà”. Un grande passo in avanti che va riconosciuto ai tecnici e agli amministratori che hanno accettato il dialogo e si sono indirizzati verso il fare con umiltà e amore verso il lago che ha travolto anche loro. Oggi ci sono nuove opportunità e nuove tecniche di intervento che vanno prese in considerazione e il fatto che lo si stia facendo è molto importante. La parola navigazione è centrale; parlare di adduzione significa portare acqua dal Montedoglio ma anche liberare fossi e canali favorendo l’afflusso di acqua piovana in caso di pioggia. Intorno a questo tema abbiamo organizzato un evento dal titolo Ogni goccia conta!, e il riferimento dell’assessora Meloni quando parla di nuove draghe e sistemi di dragaggio conferma che i contatti che gli abbiamo fornito sono stati presi in considerazione e che oggi ci sono porte aperte a soluzioni nate proprio in quell’evento. Sapere che anche noi siamo riusciti a portare una goccia ci dà la forza per continuare a lavorare con questa metodologia perché ogni goccia conta”, conclude Berioli.
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