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La solidarietà a Natale raddoppia. Il vescovo Soddu: "Abbiamo avuto l’occasione di condividere il pasto in fraternità come in una grande famiglia

28 Dicembre 2025, 17:41

La solidarietà a Natale raddoppia. Il vescovo Soddu: "Abbiamo avuto l’occasione di condividere il pasto in fraternità come in una grande famiglia

Il giorno di Natale si è trasformato in una grande tavolata di solidarietà capace di unire volti, storie e speranze diverse. In tutto sono state 420 le persone che si sono sedute a tavola grazie alle iniziative promosse dalle parrocchie e dalle realtà caritative del territorio. Un Natale vissuto non solo come ricorrenza religiosa, ma come risposta concreta alla solitudine, al disagio e alla povertà.

Il cuore delle celebrazioni è stato il tradizionale pranzo di Natale in fraternità, ospitato nell’oratorio della parrocchia del Sacro Cuore Immacolato di Maria, a Campomicciolo. L’iniziativa, rivolta a persone in particolari situazioni di difficoltà, è stata resa possibile grazie alla Fondazione Carit che ha finanziato l’intero pranzo, dall’antipasto al dolce, e l’allestimento dei tavoli, curati con attenzione per accogliere al meglio i 120 ospiti di diverse nazionalità ed età. A servire, circa 30 volontari, alcuni presenti da oltre vent’anni, segno di una continuità che racconta il valore profondo di questa esperienza per la comunità diocesana.

A fare gli onori di casa il vescovo Francesco Antonio Soddu, insieme all’assessore comunale ai Servizi Sociali, Viviana Altamura, alla consigliera regionale Maria Grazia Proietti, al direttore delle relazioni esterne di Arvedi Ast Giovanni Scordo, ad Anna Chielli del Lions Club San Valentino e ai parroci don Lisnardo Morales e don Luca Andreani.

“Il Natale è un momento di familiarità – ha sottolineato il vescovo Soddu – come stiamo vivendo oggi, condividendo il pasto in fraternità, come in una grande famiglia”. Ai tavoli hanno trovato posto famiglie con bambini seguite dalle associazioni caritative della diocesi, anziani soli e anche cittadini che hanno scelto di trascorrere la festa accanto ai più fragili. A rendere ancora più speciale la giornata hanno contribuito la cioccolateria Calvani, che ha donato un grande panettone, Arvedi Acciai Speciali Terni per i pacchi natalizi agli adulti e il Lions Club San Valentino insieme alla San Vincenzo de’ Paoli per i regali ai bambini, consegnati da festosi Babbo Natale.

Accoglienza e inclusione sono stati anche il tratto distintivo delle iniziative della parrocchia di Santa Croce. Qui il Natale è iniziato con i cartoncini di auguri preparati dai bambini per i 580 detenuti del carcere di Terni, accompagnati dalla promessa di un pranzo festivo tradizionale (lasagne, polpettone, piselli e dolci natalizi) offerto il giorno di Natale.

Una consuetudine che da 5 anni include idealmente i detenuti nella grande tavolata delle famiglie ternane. Il giorno di Natale nella chiesa e nei locali parrocchiali di Santa Croce, circa 300 persone tra anziani soli, famiglie in difficoltà, immigrati e senza dimora hanno condiviso il pranzo di festa, servito dagli studenti della scuola di lingua e cultura italiana. “La gioia del Natale, se condivisa, si moltiplica”, ha concluso don Roberto Cherubini, parroco di Santa Croce.

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