Attualità
Servirà ancora un ulteriore e approfondito check-up all’edicola votiva vandalizzata della Madonna di via Alberti a Umbertide prima di tornare al suo splendore. Alcuni problemi di carattere tecnico non hanno ancora permesso il restauro dell’opera realizzata da Settimio Rometti nel 1965 e posizionata in pieno cento storico, deturpata da sconosciuti con delle vernice spray azzurra ad agosto 2024.
Per finanziare il recupero dell’edicola votiva si impegnò fin subito la Confraternita di San Bernardino insieme all’attuale titolare delle Ceramiche Rometti, Massimo Monini, alla taverne della Fratta dell’800, alla Pro loco cittadina e a numerosi cittadini, devotissimi all’immagine sacra.
Ad aprile di quest’anno, inoltre, era stato trovato anche l’accordo tra la Confraternita, il Comune e i proprietari del palazzo dove da 50 anni è ospitata l’immagine sacra della Madonna contro le guerre. A spiegare nel dettaglio gli interventi che saranno messi in atto probabilmente in primavera è Leonardo Tosti, priore laico della Confraternita di San Bernardino.
“Desideravamo restituire la Madonna alla città l’8 dicembre, in occasione della Festa dell’Immacolata Concezione – dice – ma l’analisi approfondita dell’opera ci ha messi di fronte a notevoli problemi tecnici. Il semplice distacco della pala dove l’immagine è stata dipinta, rischia di essere altamente distruttivo”.
Proprio per questo motivo la Confraternita si è rivolta ad alcuni tecnici specializzati “che tramite endocamere ad alta sensibilità - spiega Tosti – esploreranno il manufatto per comprendere come sia stata affrancata al muro”. Quello che verrà eseguito sarà un lavoro delicatissimo per non rovinare il dipinto: “Dall’analisi esterna – prosegue il priore – non si può vedere nulla, per cui l’ispezione va fatta in profondità. Cercheremo poi di giungere ad un intervento fattibile ed economico in intesa anche con i proprietari dell’edificio che ospita l’edicola”.
L’intervento, afferma ancora, potrebbe anche consistere in restauro in loco “che però crea notevoli complicazioni per la presenza dell'impalcato con le conseguenze che ne derivano”. I membri della Confraternita non perdono le speranze: “Non demordiamo, non manca un po’ di frustrazione e di rammarico” – aggiunge Tosti – Confidiamo nel fatto che i tecnici riescano a trovare la soluzione, al di la dei tempi un po’ più lunghi rispetto alle nostre aspettative.
Da Tosti e da tutti i confratelli arrivano anche i più sentiti auguri di buone feste agli umbertidesi, con l'auspicio che il prossimo sia "un anno di speranze di Pace. Nel 2026 ricorreranno i 600 anni della nascita della nostra Confraternita. Sarà un anno per noi quasi giubilare”.
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