Città di Castello
Il consiglio comunale di Città di Castello ha approvato con i 16 voti favorevoli di Pd, Psi, Lista Civica Luca Secondi Sindaco e i 6 voti contrari di Castello Cambia, Castello Civica, Lega, Lista Civica Marinelli Sindaco, FdI e Unione Civica Tiferno il bilancio di previsione finanziario 2026-2028 e la nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione per il periodo 2026-2028.
L’assessore competente Mauro Mariangeli ha evidenziato insieme al sindaco Luca Secondi che con la manovra finanziaria 2026, avvallata anche dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, saranno mantenute invariate le tariffe per tutti i servizi a domanda individuale, dalle mense, ai trasporti scolastici e agli asili nido, sà confermata la soglia di esenzione dal pagamento dell’addizionale all’Irpef a 13.800 euro, continueranno gli investimenti nella riqualificazione e nella funzionalizzazione della città, dal capoluogo alle frazioni e sarà sostenuta una importante azione di recupero dell’evasione tributaria (oltre 2 milioni di euro stimati). “Il Comune – è stato detto – continuerà a contraddistinguersi sul versante della tutela delle fasce di fragilità sociali”.
Tra i dati sottolineati, Secondi ha indicato il completamento di 16 interventi su 24 finanziati dal Pnrr con l’imminente inaugurazione dei lavori del chiostro di San Domenico (tra gennaio e febbraio 2026), mentre la partita della ricostruzione della scuola Dante Alighieri, per la quale il Comune accenderà un mutuo nel 2026 da 1 milione e 500 mila euro, continua a scontare il “rimpallo di responsabilità tra Invitalia e ministero dell’Istruzione e del Merito”.
Le minoranze hanno rimarcato le perplessità per l’indebitamento del Comune, per l’aumento del gettito stimato dei proventi dalle sanzioni per violazioni del codice della strada collegato all’attivazione dei varchi elettronici della Ztl, per il raggiungimento di alcuni obiettivi del Dup, la gestione della situazione di Sogepu.
La maggioranza ha espresso soddisfazione per la corretta gestione delle finanze, nonostante le difficoltà, per la salvaguardia della qualità dei servizi alla persona, a parità di tariffe, per gli impegni sul versante sociale e culturale, della scuola e degli eventi, per gli investimenti nella riqualificazione della città e per l’azione di recupero dell’evasione tributaria.
In aula l’assessore al bilancio Mariangeli ha osservato come “non sia stato affatto scontato riuscire a mantenere inalterate tutte le tariffe dei servizi a domanda individuale, così come confermare l’alta soglia di esenzione dell’addizionale Irpef”.
Nel far presente come il tasso a copertura per i servizi a domanda individuale sia del 62,36 per cento, con esclusione dei trasporti scolastici che è di appena il 15,19 per cento, Mariangeli ha rimarcato il fatto che Il Comune “continua a finanziare servizi importanti senza farli gravare sui cittadini che ne usufruiscono”.
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