Exploit Umbria, quattro pizzerie tra le 150 migliori d’Italia

Nel panorama sempre più affollato e competitivo delle guide gastronomiche dedicate alla pizza, c’è una nuova realtà che punta a rompere il duopolio storico rappresentato da Gambero Rosso e 50 Top Pizza. Dopo l’ingresso della graduatoria firmata Identità Golose – che ha ampliato il perimetro includendo anche cocktail bar e format ibridi – il racconto del settore si arricchisce di un ulteriore punto di vista. A fare il suo debutto è The Great Pizza 2026, progetto editoriale ideato da Dissapore e Garage Pizza, sotto la supervisione di Antonio Fucito.

A differenza delle classifiche tradizionali, The Great Pizza rinuncia a una graduatoria gerarchica per proporre un mosaico di esperienze, pensato per raccontare l’universo pizza nella sua complessità. La piattaforma si presenta come uno spazio editoriale indipendente e corale, costruito su una pluralità di voci, con l’obiettivo di offrire un racconto libero, non allineato e multidimensionale del settore.

Il progetto si articola in diverse sezioni, autonome ma interconnesse. Il fulcro è The Great Pizza Guide, la guida alle pizzerie da provare in Italia che, a partire dal 2026, guarderà anche all’estero, con il Giappone come primo orizzonte internazionale. Il numero zero dell’edizione 2026 è già disponibile e comprende 150 pizzerie premiate e 450 locali censiti.

Accanto alla guida prende forma The Great Pizza Talks, contenitore dedicato ai podcast del progetto, in arrivo nel corso del 2026. Tra questi, Lo Scassapizza, già in produzione, affiancato da rubriche periodiche che coinvolgeranno redazione, pizzaioli e ospiti del mondo food. Un altro pilastro è The Great Pizza Tour, evoluzione del format Di Pizza: una serie di eventi di premiazione diffusi durante l’anno, ciascuno dedicato a una città o a una provincia, pensati per unire eventi dal vivo e pubblicazioni editoriali, rafforzando il legame tra territori, racconto e comunità.

Completa l’ecosistema The Great Pizza Advisor, un’applicazione gratuita per iOS e Android che raccoglie le pizzerie considerate meritevoli negli ultimi tre anni, sottoposte a verifiche annuali per eventuali chiusure o cambi di format. L’app include attualmente circa 450 pizzerie in Italia e quasi 100 nel resto del mondo, corredate da schede dettagliate, informazioni pratiche e fotografie originali.

Guardando alla distribuzione territoriale, emergono dati interessanti. In Toscana sono solo tre i locali selezionati nella prima edizione della guida, tutti a Firenze: due nomi già consolidati come Marco Manzi (Giotto) e Mario Cipriano (Cipriano Pizzeria), ai quali si aggiunge Gianfranco Zanfardino (Zanfa Bros). A sorprendere è però il confronto con l’Umbria, regione più piccola per estensione, popolazione e numero di pizzerie, ma più rappresentata nella guida. Il cuore verde d’Italia conta infatti quattro insegne selezionate: Da Andrea (Perugia), Degusto (Umbertide), che conquista anche un premio speciale per le pizze dolci, Nascostoposto (Terni) e Vecchia Napoli (Fabro).

Un segnale che conferma come il racconto della pizza italiana sia sempre più articolato e aperto a nuovi protagonisti, e come il valore gastronomico possa emergere anche lontano dai grandi centri e dalle narrazioni consolidate.