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Neologismi

Occhi spaccanti, tornanza, ingiocabile: ecco le nuove parole del 2025

Dino Refolda

19 Dicembre 2025, 10:15

Occhi spaccanti, tornanza, ingiocabile: ecco le nuove parole del 2025

Ogni anno la lingua si rinnova, assorbe cambiamenti sociali, politici e tecnologici e restituisce, attraverso nuove parole, una fotografia fedele del presente. Il 2025 non fa eccezione: i neologismi entrati nell’uso comune – e in molti casi nei dizionari – raccontano un mondo segnato da conflitti geopolitici, trasformazioni digitali, nuove sensibilità sociali e fenomeni culturali nati online.

Sul fronte italiano, l’Osservatorio Treccani ha individuato numerosi termini che hanno caratterizzato il dibattito pubblico. Tra questi spicca tornanza, parola che indica il ritorno nei luoghi d’origine, spesso legata ai temi dello spopolamento dei borghi e della riscoperta delle radici. Accanto a essa compare rifugio climatico, espressione che riflette l’impatto sempre più evidente del cambiamento climatico e la necessità di spazi protetti dalle temperature estreme.

Ci sono pure occhi spaccanti (citazione Raoul Bova), vannacciano (generale Roberto Vannacci, europarlamentare e vice segretario della Lega) e “la qualunque” (coniata dall'attore Antonio Albanese).

Il linguaggio della politica e dell’attualità ha prodotto parole come affidopoli, utilizzata per indicare scandali legati agli affidamenti diretti, e “randmauer, termine tedesco entrato nel lessico giornalistico per descrivere l’isolamento politico delle forze di estrema destra. Dal Medio Oriente arriva invece sumud, parola araba che esprime resilienza e resistenza collettiva, adottata nel racconto del conflitto israelo-palestinese insieme a forme come pro-Pal, abbreviazione ormai diffusa nel dibattito pubblico.

Non mancano i neologismi di origine giovanile e popolare. Maranza, ad esempio, si è affermata per indicare gruppi di giovani riconoscibili per atteggiamenti provocatori e uno stile ostentato. Anche lo sport contribuisce al rinnovamento lessicale: l’aggettivo ingiocabile, riferito a un atleta considerato imbattibile, è entrato nell’uso grazie alla narrazione mediatica delle imprese tennistiche italiane.

A livello internazionale, il 2025 è stato l’anno della riflessione critica sull’intelligenza artificiale. In inglese, la parola slop è stata scelta come una delle più rappresentative dell’anno per indicare i contenuti digitali di bassa qualità prodotti in massa dall’IA. Accanto a essa si diffondono termini come vibe-coding, che descrive una programmazione guidata più dall’intuizione che dalla tecnica, e rage bait, contenuti pensati per generare indignazione e interazioni sui social. E ancora, la celebre kiss cam – telecamera che riprende coppie che si baciano sugli spalti - diventata virale con la coppia clandestina sorpresa a baciarsi durante un concerto dei Coldplay.

Lo slang online continua a influenzare il linguaggio quotidiano con parole come “delulu” (da “delusional”) o “skibidi”, prive di un significato preciso ma potentissime dal punto di vista virale. È la dimostrazione di come la lingua non sia solo uno strumento di comunicazione, ma anche un campo di sperimentazione culturale.

I neologismi del 2025 raccontano dunque un’Italia e un mondo in trasformazione: preoccupati per il clima, attraversati da tensioni politiche, immersi nel digitale e sempre più influenzati dalla comunicazione online. Capire le parole nuove significa, in fondo, capire il tempo in cui viviamo.

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