Attualità
I muri del liceo classico F. Frezzi non sono più gli stessi. Sono stati trasformati in una tela vibrante, un inno all’inclusione che celebra il potere della creatività collettiva. Si tratta dell’opera I colori che uniscono, il murale che segna la conclusione pittorica del progetto Oltre il muro. Un’iniziativa che dimostra come l’arte urbana, guidata dall’estro dello street artist Rinor Marku, possa superare le barriere fisiche e concettuali, trasformando un semplice muro in un ponte colorato verso la comunità. Il prodotto è il frutto di un percorso di integrazione promosso dalla società cooperativa La Locomotiva, dall’organizzazione Crhack Lab Foligno 4D e dal liceo F. Frezzi - Beata Angela, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.
Giorgia Mattioli, referente del Crhack Lab, ha sottolineato come il murale sia l'esito di un profondo “percorso di inclusione e accessibilità” condotto insieme agli studenti del liceo e ai ragazzi de La Locomotiva. “L'opera - ha spiegato - è stata concepita per lasciare una traccia dell’esperienza fatta insieme” e, al contempo, “un regalo alla cittadinanza che ne conservi il ricordo”.

L'entusiasmo della dirigente scolastica, Maria Marinangeli, ha dato risalto al valore intrinseco dell'arte muraria. Ha definito il progetto “un percorso che ha rappresentato il senso della vitalità”, lodando la street art per la sua capacità di vestire i muri, conferendo ad ogni parete “unicità” e la capacità di esprimere “un mondo a colori”. La preside ha poi ribadito un concetto fondamentale: “Tutti noi abbiamo bisogno di essere inclusi,” evidenziando come l'iniziativa rappresenti in pieno “l’ideale del mondo che intendiamo vedere”.
Il significato profondo del lavoro risiede nella sua missione di abbattere le differenze. Stefania Bellillo, responsabile de La Locomotiva, ha chiarito che il nome del murale e l'armonia dei colori scelti sono “espressione dell’abbattimento per tutto ciò che è differente”. L'opera agisce come un “richiamo che libera quei concetti, quei pregiudizi che ci tengono l’uno lontano dall’altro”.
L’assessore ai Lavori pubblici Marco Cesaro, riconoscendo il valore civico del progetto, lo ha definito “un dono prezioso che arricchisce la nostra città”.
Il murale non è destinato a sbiadire. Non è solo un tocco estetico sui muri di una scuola, ma una lezione di cittadinanza attiva incisa nel tessuto urbano di Foligno.
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