A Castiglione del Lago crescono povertà ed emergenza abitativa: "Più case popolari"

“Ci sono sempre più persone in difficoltà, che non riescono più a pagare gli affitti e che, con la nuova legge, rischiano di trovarsi presto fuori casa con tutta la famiglia, bambini e anziani compresi. Molti si sono rivolti a me perché stanno finendo in una situazione drammatica anche nel nostro comune, andando in difficoltà anche per pagare le bollette. Tanti, tra cui anche diversi italiani, si rivolgono alla Caritas e a coloro che possono aiutarli in un momento di difficoltà”.

È l’allarme che lancia il consigliere comunale Paolo Brancaleoni del gruppo Castiglione civica e le sue frazioni, il quale propone anche alcuni interventi a riguardo. “Vista la situazione – afferma Brancaleoni – , è auspicabile introdurre un’importante piano di realizzazione di nuove case popolari che vengano anche realizzate sulle nostre frazioni, per tornare a far vivere i nostri meravigliosi borghi e che non siano un ghetto, magari con il recupero di spazi e luoghi abbandonati, cercando di dare a chi necessita edifici vivibili ed accoglienti. I nostri cittadini in difficoltà hanno bisogno di queste risposte urgenti: spesso la graduatoria per l’assegnazione non copre tutte le richieste. Perciò, chiediamo a Regione Umbria e Ater Umbria di tornare a investire su questo territorio, visto che sono anni che non si realizzano più tali interventi qui da noi”.

In questo contesto, Brancaleoni sostiene che questo investimento potrebbe contribuire ad ampliare la popolazione locale e favorire la natalità. A Castiglione, infatti – ricorda ancora il consigliere di Castiglione civica e le sue frazioni – , nel 2024 ci sono stati solo 77 nati, a fronte di 169 morti: con una popolazione di 15.158 persone al 31 dicembre 2024 le nascite sono state solo lo 0,51 per cento.

“Chiedo che la politica inizi a occuparsi di queste situazioni – conclude Brancaleoni – , per aiutare persone e famiglie in difficoltà del nostro territorio, oltre che dare un’opportunità e una vita dignitosa a coloro che saranno i nuovi cittadini, che vengono qui a lavorare creandosi una famiglia”.