La storia
Tra le colline di uno dei paesi più piccoli dell'Umbria prende forma un' opera artistica da record. Casacastalda, nel comune di Valfabbrica, ogni Natale si illumina con la Natività più grande del mondo. Composta da 660 metri lineari di luci led, l'installazione si erge di fronte al Belvedere, abbracciando con la sua luce il verde e dominando il paesaggio del borgo casacastaldese. Promossa dalla Pro Casacastalda con il patrocinio della Regione Umbria, dell'assemblea legislativa dell'Umbria e del comune di Valfabbrica, è tra le rappresentazioni natalizie più estese del mondo. Accesa lo scorso 8 dicembre, il disegno del 2025 è stato realizzato dall'artista Marta Bazzucchi, di Valfabbrica.
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Un'idea nata all'interno del paese nel 2021 e che arriva, in parte, da oltreoceano - come ha spiegato Marco de Matteis, presidente della Pro Casacastalda: "La natività più grande del mondo nasce da un'idea di Claudio Ricciolini che, ritornato dall’America, si è stabilito in pianta stabile con la sua famiglia nella loro casa di Casacastalda. Era il 2021 e, parlando con l’allora presidente della ProLoco Maurizio Rossi, volevano fare qualcosa per dare un po' di risalto al paese, per farlo conoscere un po' di più. E tra le idee alla fine han detto 'Ma perché non proviamo a fare un'installazione luminosa?', però diversa dalle classiche - come il solito albero, la stella -. Un qualcosa che riguardasse il periodo natalizio, però in una forma diversa al solito".
E così nasce l'idea di creare una Natività: "E mentre pensavano inizialmente di realizzare delle statue - o qualcosa del genere - con legno o altri materiali, hanno avuto l'idea di una natività. E Claudio Ricciolini ha deciso di contattare un suo amico artista: Raffael Bustillos. Così lo hanno raggiunto e gli hanno chiesto: 'Vuoi provare a fare una natività che possiamo poi costruire su un campo con delle luci LED?'. E lui così ha fatto" - ha proseguito de Matteis. Dalla mente di Bustillos prende, quindi, forma la prima installazione, accesa l'8 dicembre 2021 - per un'estensione di 700 metri lineari sul fianco di un'ampia collina.

E proprio in quella prima edizione matura l'idea di far creare il disegno ogni anno a un artista diverso: "E da lì poi abbiamo detto 'e ora che facciamo? Riproponiamo questa o vogliamo cambiare tipologia di natività?'. E allora è nata l'idea: ma perché non proviamo a coinvolgere anche il pubblico? E così è stato creato il bando della natività, dove si chiede a chi vuole di disegnarla. Non tutti necessariamente devono essere artisti, ma chi vuole realizzare il disegno - e alla fine poi lo vince - diventa, praticamente, un artista. Questo bando viene fatto tutti gli anni dal secondo anno".

Il bando è stato vinto nel 2022 da Serra Silvestro, nella terza edizione da Elisabetta Monacelli - originaria di Gubbio -, lo scorso anno da Lucia Ciavaglia, di Casacastalda, e, infine, nel 2025 da Marta Bazzucchi di Valfabbrica. "Siamo noi della ProLoco a decidere il vincitore - spiega Marco de Matteis -. Sembra anche un po’ strano che vincano solo persone del posto. Ma spesso chi è del posto capisce meglio di che cosa stiamo parlando, ovvero di una natività che sorge su un campo che ha una bella pendenza e che ha bisogno di alcune accortezze. Uno dei criteri - per far sì che ci siano dei vincitori - è che il tratto sia continuo, senza mai staccare la penna. Le luci LED che vengono messe sono in continuo, non ci sono spezzature o sovrapposizioni strane. È un tratto continuo. E noi cerchiamo di rispettare questo criterio".

Un secondo criterio è quello dell'originalità - ad esempio la presenza di una stella cometa, di una capanna o di una stella inglobata all'interno della natività, come nelle precedenti edizioni. Ma, dopo i simboli della tradizione che hanno definito gli scorsi anni, quello del 2025 è un disegno stilizzato che trasmette un messaggio di inclusione e accoglienza - con la classica capanna trasformata nella sagoma di una barca capovolta, una denuncia alle tragedie subite dai migranti: "Quella di quest'anno simboleggia una barca rovesciata ed è a memoria di tutti i naufraghi che nascono dalla parte sbagliata del mondo e che, per provare a sopravvivere, purtroppo perdono la vita - spiega ancora de Matteis -. Questo era il significato di quest'anno. Mentre gli altri erano più significati classici, un segno classico della natività".

"Quest'anno - continua - la natività ha un perimetro di 660 metri lineari. Quindi sono stati utilizzati 670 metri di luci LED e altrettanti, se non di più, di cavi elettrici per portare poi la corrente sui vari punti della natività che sorge sopra un campo, del quale ci tengo a ringraziare il titolare, Francesco Natalini".
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La traslazione del disegno stilizzato sulla parete della collina richiede un lavoro di squadra, al quale partecipa buona parte della popolazione di Casacastalda e, più in generale, del comune di Valfabbrica: “Dietro questa esperienza ci sono state parecchie persone che sono intervenute, dallo stesso Serra Silvestro a Maurizio Rossi - per quanto riguarda il discorso dei geometri -, tecnici fondamentali per traslare la natività dal bozzetto al campo. Ci sono tante persone da ringraziare, anche il comitato stesso della Natività - prosegue -, tra i quali Maurizio Comodi, Angelo Betti, il figlio Andrea, Simone Ghibelli, Yuri Paciotti. Ce ne sono tante di persone che hanno contribuito alla riuscita di questo evento. Perché noi di Casacastalda con questo evento iniziamo a parlare di tante cose, tante belle cose, per un paesino di 600 persone”.

Lo scorso 8 dicembre le luci della natività sono state accese dalla piccola Rachele Barboni dell’associazione Hope4U “Insieme contro Batten”: "Un messaggio di speranza - ha spiegato ancora de Matteis - perché la bambina che ha acceso la natività è una bambina che sta perdendo la vista a seguito di questa malattia rara. Insieme all'associazione ‘Uniti contro il morbo di Batten’, arriva un messaggio di speranza. C’è una raccolta fondi che stanno portando avanti dall’inizio dell’estate 2025, è una campagna che sta riscuotendo tanto successo su tanti punti di vista. Dei soldi ricevuti nel giorno dell’accensione, a noi interessava poter dare un contributo per la bambina per poter riuscire a fare qualcosa a livello medico, dato che deve andare in America a fare un'operazione. Ma fin quando non raggiungono quella cifra, non possono muoversi".
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La natività è sotto il patrocinio - tra gli altri - del comune di Valfabbrica, e anche il sindaco Enrico Bacoccoli era presente alla genesi del progetto nato nel 2021 e arrivato alla quinta edizione: "La Natività è partita con me, con l'idea dell'ex presidente della ProLoco Maurizio Rossi e del cittadino Claudio Ricciolini. Fu un'idea che io accolsi subito perché qualcosa di nuovo, che si andava a discostare dai classici alberi - spiega il sindaco -. La cosa più bella è che ogni anno, con un concorso nuovo, si porta in evidenza la professionalità delle persone che danno vita a questi disegni".

"Quest'anno - prosegue il sindaco Bacoccoli - ha vinto una concittadina, Marta Bazzucchi di Valfabbrica. Una bellissima natività. All'accensione c'era tantissima gente, è stata una bellissima festa. Una bella pubblicità per il territorio, che dà più importanza al paese di Casacastalda".
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