Perugia
Centro di Perugia
Con la festa dell’Immacolata, Perugia ha ufficialmente acceso il suo Natale, sotto un cielo sereno e luminoso. Dal mattino presto il centro storico, con le sue strade ornate da fili dorati e decori scintillanti, si è riempito di famiglie e turisti, intenti a trovare, tra negozi e bancarelle, i regali più originali da mettere sotto l’albero. In questo scenario vivo e pulsante il brusio della gente si mescola ai sorrisi, ai pacchetti colorati, a quel senso di attesa che solo il Natale sa portare.
Tra i banchi, l’atmosfera è quella tipica delle feste: odori di dolci caldi, abbracci con gli amici e un flusso di visitatori che anima i mercatini e affolla i negozi.
Per Roberto Chiti, di Fiori di Bobo, le accese discussioni sulle nuove luminarie realizzate dall’artista Mimmo Paladino, che hanno diviso la città tra entusiasmo e scetticismo, hanno avuto comunque un effetto positivo: “Vengo qui da dodici anni con il mio banco di piante e fiori. Quest’anno, secondo me, la polemica sulle luci ha attirato molta gente. Parlare, commentare, perfino criticare è sempre pubblicità”.
Più prudente ma soddisfatto Marco Visconti, di Giocattomattolo: “Il mercato quest’anno si è ridotto un po’, qualcuno si è lamentato perché siamo in pochi, ma l’atmosfera c’è. Al momento il numero degli acquirenti è più o meno lo stesso degli ultimi anni. Ma i conti si fanno alla fine”. Il suo banco è preso d’assalto da nonni e bambini. “E’ importante – aggiunge - anche la disposizione dei prodotti: metto davanti quelli che attirano i più piccoli. Mi piace stare in mezzo alla strada, in mezzo alla gente. Anche se è un lavoro molto faticoso”.
A confermare il fascino del mercatino è anche Gianni Grazi, artigiano di Illuminarte: “L’atmosfera è bella e le bancarelle sono accattivanti. In questo ponte c’è stato bel tempo e le vendite stanno andando molto bene. C’è un sacco di gente che partecipa e passeggia”. La sua clientela, racconta, acquista soprattutto cinture, braccialetti, porta tabacco e marsupi. “E’ una clientela giovane, curiosa, ed è facile così connettersi e creare rapporti di amicizia”.
Ma non solo le bancarelle sono prese d’assalto. Anche i negozi vivono giornate intense: “Per me il Natale è magia… anche se il budget scarseggia” confessa Roberto, 46 anni, tenendo in equilibrio una pila di libri pronti per essere impacchettati. “Non mi interessa regalare cose costose. Preferisco piccoli oggetti simbolici: un libro, un gioco da tavolo”.
Poco distante, Rita, 62 anni, osserva il viavai assaggiando una bevanda calda: “Io adoro i mercatini, odio i centri commerciali e i supermercati affollati. Mi piace parlare con chi realizza gli oggetti, immaginare la storia dietro ogni pezzo. Quest'anno ho comprato delle candele fatte a mano e delle sciarpe in lana naturale. La persona a cui fai un regalo così sente che è stato scelto con il cuore”. E aggiunge: “Tra le bancarelle si respira un’energia diversa: la gente è più calma, più curiosa. Mi sembra un antidoto ideale all’eccesso di consumismo che nel periodo natalizio è inevitabile”.
Più scettico Andrea, 38 anni, che ostenta con nonchalance buste griffate: “Il mercatino è carino, ma preferisco acquistare dai miei negozianti di fiducia. Per esperienza so che una strenna firmata è sempre molto gradita…”.
Tra luci discusse, negozi e bancarelle, lo shopping natalizio nelle vie del centro storico si rivela molto più di un semplice appuntamento con i regali: è un modo per tornare a vivere la città, a sentirla vicina, a condividerne il ritmo e la bellezza. In queste giornate Perugia si fa comunità, si fa atmosfera, si fa festa. E forse è proprio questo il dono più prezioso che il Natale porta con sé.
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