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TURISMO

Festa dell'Immacolata, alberi da record e luci assicurano il sold out. Fittuccia (Federalberghi): "Cresce l'interesse per il Natale"

Sabrina Busiri Vici

06 Dicembre 2025, 15:16

Festa dell'Immacolata, alberi da record e luci assicurano il sold out.  Fittuccia (Federalberghi): "Cresce l'interesse per il Natale"

L’Umbria si conferma anche quest’anno una regione che attrae turisti nel periodo natalizio. Ottime performance per il ponte dell’Immacolata con punte di sold out nelle città diventate ormai simbolo delle feste, come Gubbio e il Lago Trasimeno, per i loro allestimenti grandiosi che suscitano interesse anche a livello internazionale. A fare il quadro è Simone Fittuccia, presidente di Federalberghi Umbria. “Ci stiamo mantenendo sugli stessi numeri dello scorso anno – commenta -. Gubbio e il lago Trasimeno continuano a trainare le prenotazioni grazie agli eventi consolidati, alberi, luminarie, eventi, che li hanno resi icone del turismo natalizio in regione”.

- Presidente, qual è la copertura alberghiera per il ponte dell’Immacolata?
Abbiamo il sold out nei luoghi che ho detto prima, Gubbio e il Trasimeno. Bene anche Assisi e Perugia, così come Orvieto. A livello regionale i risultati sono comunque generalmente buoni, con una copertura intorno al 73%. Performance positive sia nei centri storici che nei borghi.

- E dopo il ponte dell’Immacolata fino al Capodanno, come si va avanti?
C’è un fermo nella prima parte di dicembre fino al 23, poi sorprendentemente il trend cresce, con sempre più turisti che scelgono di trascorrere il Natale fuori casa. Poi, a Capodanno, complessivamente le strutture alberghiere saranno ben occupate, con numeri simili a quelli natalizi. Ma per avere un quadro chiaro bisogna attendere: molte persone ormai prenotano all’ultimo momento, il last minute è una pratica sempre più diffusa.

- I costi delle strutture alberghiere hanno subito aumenti a causa del rialzo dei prezzi dell’energia e delle materie prime?
I costi sono aumentati, ma gli adeguamenti tariffari sono contenuti. Ci possono essere ritocchi durante le festività quando si va verso il tutto esaurito. In generale però vediamo i nostri margini assottigliarsi pur di rimanere competitivi.

- Qual è l’andamento tra turisti italiani e stranieri?
L’80% del turismo è italiano. Per quanto riguarda il 20% di stranieri, le provenienze più comuni sono dal Regno Unito e dalla Francia, ma negli ultimi anni registriamo una presenza crescente di turisti nordamericani e sudamericani, in particolare brasiliani, che scelgono l’Umbria per la qualità della vita e le esperienze culturali.

- La permanenza media aumenta?
La permanenza media resta di circa due giorni sia per l’Immacolata, che a Natale e a Capodanno.

- Quali sono le principali criticità che i turisti riscontrano nel loro soggiorno in Umbria?
La principale difficoltà riguarda le infrastrutture: treni, strade, collegamenti. Ma c’è anche una grande criticità che riguarda la mobilità interna: chi non ha mezzi propri trova complesso spostarsi e vivere pienamente l’esperienza turistica. Sarebbe utile avere collegamenti più frequenti e orari adeguati, soprattutto per raggiungere i diversi borghi.

- Quali strategie ritieni prioritarie per valorizzare il turismo natalizio?
Serve un lavoro importante sulla promozione e sulle esperienze turistiche. Purtroppo le nuove politiche europee indirizzano fondi verso la manifattura e non verso il turismo, rischiando di rallentare la crescita di una regione che ha costruito negli anni un’immagine forte.

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