Attualità
Sono 54 gli autovelox attivi in Umbria secondo il nuovo censimento del ministero dei Trasporti: 22 fissi e 32 mobili. Un sistema di controllo della velocità capillare ma tutt’altro che uniforme. Alla luce delle nuove regole ministeriali solo i dispositivi dichiarati, tracciati e perfettamente identificati possono restare in funzione. Gli altri, spenti. E con essi le multe destinate a cadere al primo ricorso.

A primeggiare per numero di postazioni fisse è la strada statale 3 Flaminia, soprattutto nel tratto di Spoleto, dove si contano tre apparecchi in pochi chilometri (km 116+655, km 126+469, km 129+880). Altri due dispositivi, in entrambe le direzioni, fanno da sentinelle nel territorio di Valtopina (km 166+100). Importante anche la presenza di controlli sulla statale 209 Valnerina, all’ingresso di Terni e lungo l’asse verso Ferentillo: sei postazioni, quattro delle quali presidiano entrata e uscita dal piccolo borgo. La presenza è costante anche sull’Autostrada del Sole, dove un autovelox in direzione nord, nei pressi dello svincolo di Fabro (km 467), governa uno dei tratti più trafficati della dorsale.

Completano il quadro le provinciali e le regionali: la strada provinciale 408 di Tordandrea ad Assisi, la strada regionale 316 a Massa Martana, la provinciale 113 a Montecastrilli e, soprattutto, la Pievaiola, nel tratto di Panicale e Tavernelle, dove la concentrazione dei controlli assume quasi un carattere urbano. Il territorio comunale più monitorato è quello di Terni, che da solo ospita undici postazioni fisse e una mobile distribuite tra viale dello Stadio (tre corsie controllate da due dispositivi distinti), via Alfonsine, via Lessini (due direzioni) e la Valnerina. Spoleto segue con tre autovelox, tutti sulla Flaminia, mentre a Panicale–Tavernelle la densità dei controlli si infittisce lungo un unico asse viario.
Sul fronte dei dispositivi mobili, il censimento del Mit registra 32 postazioni: Foligno ne conta tre, seguita da Perugia e Umbertide con due ciascuna. Tutti gli altri Comuni dispongono di una singola unità: da Assisi a Città di Castello, da Amelia a Gubbio, passando per Narni, Spoleto, Castiglione del Lago, San Giustino e Torgiano.
Per ciascun apparecchio da censire con esito valido, i corpi di polizia locale o le amministrazioni comunali hanno dovuto indicare marca e modello dell'apparecchio, numero di matricola, estremi del titolo autorizzativo, versione del software e del firmware, tipologia del dispositivo (fisso, mobile, a installazione permanente o temporanea). Il nuovo elenco ministeriale è stato pubblicato dopo la scadenza del 28 novembre (termine ultimo per comunicare modello, posizione, direzione controllata, approvazione o omologazione) nel sito del Mit con una indicazione chiara: gli autovelox non caricati sulla piattaforma telematica devono essere immediatamente disattivati. In caso contrario, le sanzioni sono nulle. Una conferma arriva anche dal Codacons, che ricorda come la comunicazione dei dati sia condizione indispensabile per l’uso dei dispositivi: dal 29 novembre, chi non ha trasmesso gli elementi richiesti non può più far funzionare i propri autovelox.
Ma il vero nodo non si esaurisce con il censimento. Resta infatti aperta la questione dell’omologazione, che da oltre venti mesi genera incertezze e contenziosi. La Cassazione, nell’aprile 2024, ha stabilito che gli apparecchi approvati ma non omologati non possono produrre sanzioni valide. Secondo le associazioni dei consumatori, quasi il 60% degli autovelox fissi e oltre il 67% di quelli mobili non sarebbe omologato, e molti risalgono a prima del 2017, anno spartiacque delle nuove regole. Il risultato è una valanga di ricorsi e un sistema che, per essere credibile, deve essere prima di tutto trasparente e tracciabile.

Nel frattempo, nelle strade umbre sono anche attivi i dispositivi di controllo della velocità (che non rientrano nel censimento) della polizia stradale che ogni settimana comunica i punti in cui verranno posizionati gli strumenti mobili. Fino a domenica, le postazioni saranno attive lungo la E45 (ss Tiberina Bis): km 72+500 direzione Nord (Perugia); km 73+500 direzione Sud (Perugia); km 39+750 direzione Nord (Todi); km 40+800 direzione Sud (Todi). Lungo la ss Umbro-Laziale al km 52+120 direzione Sud (Narni) e sul raccordo autostradale Bettolle-Perugia al km 57+050 direzione Est (Perugia).

“Si tratta di una tappa epocale che pone fine al far west di autovelox che comparivano dalla mattina alla sera”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, rispondendo alla Camera a una interrogazione della Lega sugli autovelox. “Ogni cittadino potrà consultare sul sito del ministero e portale dell’automobilista marca, modello, matricola e collocazione chilometrica di ogni autovelox, e verificare che una eventuale sanzioni derivi da un dispositivo regolare oppure non censito, il che lo porterebbe a fare ricorso vincendolo. Al primo dicembre - ha spiegato - risultano censiti 3.496 dispositivi, di cui il 93% dedicati alla velocità istantanea e il 7% alla velocità media. Gli aggiornamenti di questa mappa continueranno perché è dinamica. Gli autovelox saranno continuamente censiti su tutto il territorio nazionale”.
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