FOLIGNO
Il freddo è arrivato sul serio, e con lui quella scia luminosa che ogni dicembre accende Foligno: la pista di pattinaggio in piazza Matteotti. Appena inaugurata, è bastata una giornata di apertura per capire che i folignati, sotto sotto, hanno un’anima da pattinatori provetti. Bambini, ragazzi, adulti: tutti in fila, tutti con la stessa voglia di scivolare sul ghiaccio e lasciare per qualche minuto il mondo fuori.
La scena è quasi cinematografica: luci, musica, colori e quel respiro frizzante dell’inverno che sembra annunciare un Natale dalle temperature rigide. Il villaggio sul ghiaccio, ormai presenza fissa da molti anni, occupa l’intera piazza ed è diventato uno dei luoghi più frequentati delle feste, complice anche la pioggia che nei giorni scorsi aveva frenato la voglia di uscire. Ora, invece, è un brulicare continuo di passi incerti e corse eleganti.
I più piccoli non vorrebbero più uscire dalla pista. Per loro, tutto dipende dalla paghetta settimanale dei genitori: mezz’ora 7 euro, un’ora 9 euro. E mentre scivolano, c’è chi impara da zero e chi affronta le curve come se avesse fatto di quel ghiaccio la sua seconda casa.
Ma è davvero difficile pattinare? Mario, 16 anni, studente del liceo scientifico, non ha dubbi: “Questo tipo di pattinaggio, a differenza di quello a rotelle, è considerato più impegnativo, soprattutto per chi inizia. Serve equilibrio, una postura corretta e la capacità di spingere, curvare e frenare”.
La pista è sorvegliata dagli addetti, che conoscono bene storia e segreti di questa struttura. Paolo Dancelli, proprietario di uno dei Luna Park che da anni fanno tappa in città, e gestore della pista di ghiaccio, racconta: “Negli anni 2000 era gestita dall’Associazione commercianti, poi Aldo Amoni l’ha affidata a noi. Dopo una pausa, l’abbiamo ripresa tre anni fa. I folignati sono felici di pattinare, di lasciarsi scivolare via la giornata tra risate, cadute e un entusiasmo che contagia anche i più timidi. E’ così che il pattinaggio su ghiaccio trasforma la piazza in un piccolo palcoscenico dove l’inverno diventa spettacolo”.
Dietro il fascino della pista c’è anche un aspetto tecnico che pochi conoscono. Il ghiaccio si forma grazie a un gruppo frigorifero da 100 kW, sempre in funzione, posizionato in fondo alla piazza. “Sotto il tavolato in legno -spiega Dancelli- corre una rete di serpentine di gomma che crea una vera e propria vasca, seppur bassa. All’interno scorre un liquido refrigerante capace di portare la temperatura a circa dieci gradi sotto lo zero, mantenendo compatto uno strato di ghiaccio che arriva quasi a dieci centimetri”.
Il nemico? Sembrerebbe il sole, ma Dancelli sorride: “In realtà dà più fastidio il vento. Lo abbiamo sperimentato a Perugia, in Corso Vannucci, dove nel 2024 ci ha creato qualche problema. Comunque è raro che la pista si debba fermare: lo spessore del ghiaccio è sufficiente a reggere anche in condizioni difficili”.
E così, tra luci, musica e il suono inconfondibile delle lame sul ghiaccio, Foligno ritrova anche quest’anno il suo inverno più scintillante.
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