NATALE
Il presepe monumentale di Città della Pieve
Il santo patrono d’Italia, san Francesco d’Assisi, istituì il primo presepe vivente nel 1223 nel Reatino, a Greccio, nel Lazio. La sua regione di provenienza, l’Umbria, di cui Assisi fu la casa, durante il periodo natalizio si popola di presepi di varia fattura, riportando in scena l’incanto del Natale cristiano e il richiamo del mondo in miniatura. Da Corciano a Petrignano, da Città della Pieve a Spello, tutto è allestito per lo spettacolo in scala ridotta (o a grandezza naturale) dell’anno, accompagnato da contributi di eccellenza come quello di Riccardo Cocciante a Penna in Teverina o gli abiti di scena del film di Franco Zeffirelli “Fratello Sole e Sorella Luna” a Bevagna. Quelli che vi proponiamo sono solo alcuni, senza nulla togliere agli altri.
Per moltissimi non è Natale senza un presepe. Che lo si realizzi in casa o lo si osservi nelle mostre, nelle parrocchie; che si sia credenti oppure no, il presepe esercita sempre il suo fascino di cose viste dall’alto, di sbirciate in un mondo d’altri tempi, di piccoli dettagli che si muovono.
Il termine “presepe” (o “presepio”) deriva dal latino praesaepe e significa “greppia”, “mangiatoia”: il recinto per animali dove, secondo la tradizione evangelica, nacque Gesù. Questo umile luogo diventa il centro simbolico di un intero paesaggio in miniatura e quando si fa grande, come nei presepi viventi e monumentali, il fascino diventa esperienza concreta. Fu san Francesco d’Assisi, nella notte di Natale del 1223, a Greccio (nel reatino), nel Lazio, a dare vita alla prima rappresentazione del presepe vivente di cui abbiamo memoria: quindici giorni prima aveva chiesto al signore del luogo, Giovanni Velita, di preparare una grotta con una mangiatoia, il bue e l’asino perché desiderava rappresentare il Bambino nato a Betlemme e “vedere con gli occhi del corpo” (così riferisce il biografo Tommaso da Celano) la povertà di quella nascita.
L’Italia è uno dei Paesi in cui la tradizione del presepe è più radicata: la metà circa delle famiglie allestisce il presepe in casa, accanto o in alternativa all’albero di Natale. Numerose regioni danno vita ad autentici capolavori che richiedono mesi di preparazione e, tra queste, non può mancare l’Umbria: un forziere di presepi da scoprire nei borghi, nelle chiese, nelle piazze e nelle frazioni. Al visitatore non resta che scegliere da dove cominciare.
Dall’8 dicembre al 6 gennaio, a Corciano è possibile ammirare un presepe monumentale che vanta 42 anni di storia. La messa in scena è realizzata da un gruppo di volontari della parrocchia di Santa Maria Assunta che si occupa interamente della progettazione e della realizzazione di questo imponente allestimento in terracotta a grandezza naturale. Qui il Natale è lo spunto per parlare non solo della nascita di Gesù, ma anche della “cura del Creato”: l’ape operosa è il simbolo scelto quest’anno per raccontare la biodiversità e per ricordare che proteggere questi piccoli insetti significa proteggere la vita di tutti.

Dal 25 dicembre al 6 gennaio a Città della Pieve, nei vicoli sotterranei di Palazzo delle Corgna, verrà allestito un percorso dedicato alla Natività totalmente realizzato da volontari e contradaioli. I meccanismi ingegnosi che simulano il giorno e la notte, i giochi d’acqua e il grande cielo stellato stupiscono ogni anno i visitatori.
Visualizza questo post su Instagram
26 - 28 dicembre e 1 - 6 gennaio sono le date da segnare sul calendario per questo appuntamento irrinunciabile a Bettona, riconosciuto come uno dei borghi più belli d’Italia. In questo paesino, racchiuso da mura etrusco-medievali, si svolgerà la 17esima edizione del presepe vivente: 22 scene recitate, 150 figuranti per riscoprire gli antichi mestieri, la vita di un tempo e la Natività in un’atmosfera suggestiva.

6, 13, 20, 26 dicembre e 1, 3, 6 gennaio il borgo alza il sipario su questo presepe scenografico, realizzato artigianalmente in legno e gesso, con circa 200 figure di cui 140 in movimento. Tra giochi di luce, eventi atmosferici realistici e l’immancabile cielo stellato, è possibile ammirare queste suggestive statue accompagnati dalla partitura inedita di Riccardo Cocciante, che vive da anni a Penna e a cui regala ogni anno un piccolo concerto scritto apposta per questo presepe.
Dal 26 al 28 dicembre le strade di Bevagna raccontano la Natività ispirandosi al film di Franco Zeffirelli “Fratello Sole e Sorella Luna”: alcune scene furono girate proprio a Bevagna, infatti gli attori indossano gli abiti originali del film, disegnati dal premio Oscar Danilo Donati e oggi conservati da Gelsi Costumi d’Arte (a Gualdo Tadino). In questa ambientazione suggestiva lo spettatore è guidato da un “Francesco” che lo accompagna tra mercanti, artigiani, locande, botteghe medievali, fino alla scena finale, la nascita di Gesù.
26 e 28 dicembre. Lungo un tragitto di circa 1 km, illuminato da fiaccole e torce, tra asini, cavalli e pecore, è possibile immergersi nelle oltre 50 scenografie popolate da più di 100 personaggi interpretati dagli abitanti di Giove che, per l’occasione, indossano i panni di artigiani, soldati e mercanti.
Il 25 - 26 - 29 dicembre e 1 - 4 - 6 gennaio Petrignano accompagnerà i suoi visitatori in un presepe suggestivo, allestito tra le stradine del castello e la riva del fiume. Il viaggio nel tempo si concluderà il 6 gennaio con l’arrivo dei Re Magi e il corteo dei figuranti in costume.
Il 28 dicembre e il 4 gennaio, a Pesciano, piccola frazione collinare di Todi, il presepe vivente trasforma il borgo in un paese-natività: una ventina di scene, oltre cinquanta figuranti e una rappresentazione itinerante che attraversa vicoli, cortili e fondi delle vecchie case in pietra.
Dal 23 dicembre 2025 al 12 gennaio 2026, Orvieto sfoggia il presepe vivente nell’Orto di San Giovenale e il Presepe nel Pozzo della Cava, un complesso di grotte etrusche e medievali scavate nel tufo. Il presepe della Cava viene realizzato da artigiani e speleologi con figure a grandezza naturale, garantendo uno spettacolo suggestivo in cui le scene bibliche prendono vita tra stalattiti e percorsi sotterranei.
A Montone, vicino Umbertide, dal 29 dicembre nell’Antica Prigione viene esposto il presepe di Leonardo Formica: un artigiano locale specializzato nella realizzazione di presepi meccanici, noti per il movimento realistico delle statuine. Accanto a questa rappresentazione, l’iniziativa “Presepiando” invita i visitatori a passeggiare per le vie del centro storico alla scoperta di altri presepi allestiti dai residenti e dalle associazioni attive sul territorio.
Dal 6 all’8 dicembre 2025 e il 6 gennaio 2026 a Spello è possibile percorrere la “Via dei Presepi” che parte dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore e prosegue con le chiese di Sant’Andrea, San Lorenzo, San Martino, San Severino, Vallegloria e San Biagio. Il 26 dicembre e il 6 gennaio, presso le Torri di Properzio va in scena il presepe vivente. Proseguendo la passeggiata, sotto le luminarie delle vie limitrofe, si apre lo spettacolo del “Vicolo dei Fiori che Parlano” in Via Arco di Augusto dove è possibile immergersi nella famosa tradizione spellana delle infiorate.
Il percorso tra i presepi umbri non si esaurisce qua, navigando sui siti istituzionali o semplicemente muovendosi per province è possibile individuare altre perle come il presepe vivente del mondo contadino a Ripa, oppure i presepi viventi di Celalba e di Arrone. Dunque non resta che lasciarsi trasportare dalla magia delle piccole cose perché in fondo il presepe è questo: una sorta di casa di bambole illuminata, da guardare in punta di piedi o da esplorare per ritrovare il fascino del passato e della tradizione.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy