Attualità
Cresce ancora la tassa di soggiorno a Perugia. Aumenti - contenuti in una forbice tra 50 centesimi e un euro a notte - che toccheranno hotel, agriturismi, residenze d’epoca, country house e anche le case religiose d’ospitalità. Lo scorso anno era toccato ad affittacamere, bed&breakfast e affitti brevi, per cui era stato eliminato lo sconto di 50 centesimi dalla terza notte in poi.
Nel dettaglio, gli hotel subiranno - la disposizione della giunta inserita nella delibera dei giorni scorsi è efficace dal 1 aprile 2026 per permettere alle strutture di adeguarsi - l’incremento del balzello di un euro secco a pernottamento. Si va da un minimo di 1,50 euro per una stella e due stelle, 2,50 per le tre stelle, 3 per un quattro stelle fino ad arrivare ai 3,50 euro per i cinque stelle. Gli agriturismi si vedono aumentare la quota di 50 cent per ogni categoria.
Qui i girasoli prevedono un minimo di un euro per un girasole fino a un massimo di tre euro per i cinque girasoli. Residenze d’epoca come gli hotel: incremento netto di un euro a notte. Arrivano così a 3,50 euro a notte, come il top di gamma di hotel e agriturismi. Idem per case per ferie e case religiose di ospitalità: un euro in più. Country house e case vacanze a più 50 centesimi. Nessun ritocco quest’anno per i citati affittacamere, b&b e simili, dopo l’eliminazione dello sconto dal terzo giorno decisa nel 2024.
Simone Fittuccia, presidente di Federalberghi Umbria, fa sapere che gli operatori del settore non erano stati coinvolti nella decisione dell’amministrazione comunale. “Questo aumento non è stato concertato con noi albergatori, il Comune lo ha stabilito in modo unilaterale. Siamo solo stati informati, mentre in uno spirito di confronto avremmo auspicato che fossero accolte alcune delle nostre richieste, a cominciare dal fatto che di fronte a un esasperato trend di aumenti che riguarda in particolare la ricettività alberghiera dovrebbe corrispondere un miglioramento dei servizi a sostegno del territorio”.

Il Comune - conclude Fittuccia - “deve aver presente che si tratta di una tassa di scopo e che deve essere finalizzata, lo ribadisco, a sostegno degli eventi, della promozione, del territorio e del turismo di Perugia”. Federalberghi Umbria rappresenta oltre 800 tra i principali hotel del Cuore verde. Gli altri operatori sono rappresentati Assoturismo, federazione aderente a Confesercenti, per l’extralberghiero con 5 mila strutture censite in regione.
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