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Treni, scoppia la polemica sull'orario invernale

Il Comitato pendolari Roma-Firenze: “Una condizione drammatica. L’Ic 598 diventerà una coincidenza con rischi ritardi”

Redazione Web

28 Novembre 2025, 15:30

Treni, scoppia la polemica sull'orario invernale

Pendolari sul piede di guerra alla vigilia dell’entrata in vigore del nuovo orario dei treni. Da dicembre, infatti, l’Ic 598 aumenterà il tempo di percorrenza, l’Ic 596 sarà confermato sulla linea convenzionale e i regionali della Toscana continueranno ad essere limitati ad Orte e percorrere la linea convenzionale. “Una condizione – lamentano dal Comitato pendolari Roma-Firenze – davvero drammatica per tutti coloro che fanno riferimento alle stazioni di Orvieto, Chiusi e Terentola. Con il nuovo orario dei treni i disagi si amplificheranno ulteriormente. Ormai i treni in transito a Orvieto sono gli agnelli sacrificali delle esigenze di mercato di Trenitalia”.

A destare maggiore sconcerto, in particolare, è l’Ic 598 “che – affermano i pendolari – è diventato, addirittura, ‘coincidenza’ per il 4158 delle 18.30 e quindi subirà tutti gli eventuali ritardi di quel treno, arrivando a Orvieto, presumibilmente, dopo le 20”. “Se si pensa che sino allo scorso gennaio l’Intercity in questione arrivava alle 19.20 – proseguono – si comprende come, per chi usufruisce di questo collegamento, la situazione sia inaccettabile, tenuto conto pure del fatto che i trenta minuti sulla carta verosimilmente diventeranno quaranta nella realtà delle cose. Stessa situazione per i pendolari di Chiusi che così arriveranno a destinazione intorno alle 20.30 e ancora più tardi per coloro che scendono nella stazione di Terontola”.

Sul fronte istituzionale la situazione è nota e condivisa al punto che il Comitato pendolari Roma-Firenze ringrazia, ancora una volta, sia le amministrazioni comunali di Orvieto e Chiusi che l’assessore regionale ai Trasporti Francesco De Rebotti per l’impegno profuso in questi mesi in cui si sono alternati tavoli e incontri. “Per il nostro territorio tuttavia – constatano dal Comitato – tutti questi sforzi hanno prodotto come unico risultato il reinserimento sulla linea direttissima del RV4106. Occorre, quindi, portare il confronto su un altro livello per far valere le nostre ragioni, dal momento che, finora, Trenitalia ed Rfi non sono risultate disponibili a prendere in seria considerazione le nostre richieste e che la Regione Lazio e la Regione Toscana non si sono dimostrate collaborative.

Nonostante, infatti, esista un obbligo preciso, quello di garantire il servizio pubblico per l’Orvietano e la bassa Toscana, a prevalere sono state, fino ad oggi, le logiche di mercato”. I pendolari si rendono disponibili con le istituzioni ad operare per vedere assicurata un’offerta con condizioni di viaggio e tempi di percorrenza congrui, in considerazione anche del fatto che dal 2027 entreranno in servizio nuovi operatori ferroviari che “potrebbero anche sottoporre il nostro territorio a subire conseguenti modifiche di orari, con un possibile ulteriore impoverimento di collegamenti e con un conseguente danno economico, oltre che sociale”.

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