Attualità
Ultima chiamata per gli aspiranti docenti della scuola pubblica che a partire da domani e fino al 5 dicembre affronteranno la prima prova del concorso Pnrr 3 che mira a stabilizzare, in tutta Italia, 58.135 insegnanti, di cui 27.376 della scuola d'infanzia e primaria e 30.759 delle scuole medie inferiori e superiori. In Umbria i numeri fotografano due realtà tra loro molto diverse, con tassi di competitività marcatamente differenti tra i diversi gradi scolastici. Le domande presentate per la scuola media e superiore ammontano, infatti, a 2.597 per 446 posti, con l'ovvia conseguenza che ce la farà circa uno su sei. Più in salita il percorso che attende gli aspiranti prof nelle Marche, in Puglia e Calabria, con indici di successo rispettivamente pari al 7,7 per la regione centrale e 7,6 ex aequo per le due regioni meridionali.
La regione dove il numero di candidati docenti è minore rispetto alle cattedre a disposizione risulta il Friuli Venezia Giulia, con un rapporto pari a 2,6. La concorrenza diminuisce drasticamente, invece, al calare del grado. Così, a leggere i dati, si scopre che nel cuore verde della Penisola si contano 936 aspiranti maestri di infanzia e primaria che si contendono 401 cattedre. Il che significa che entrerà in ruolo all'incirca uno su due. Un ottimo indice di probabilità di successo che risulta comunque imparagonabile alle tre regioni italiane, Lombardia, Veneto e Basilicata, dove il numero di domande è risultato inferiore rispetto al numero dei posti. Da segnalare che, in confronto ai precedenti bandi Pnrr, la partecipazione risulta in netto calo, se è vero che nel Pnrr1 si erano registrate 372.804 domande, nel Pnrr2 la cifra era scesa a 239.100 e nel Pnrr3 a 226.802.
Intanto l’Ufficio scolastico regionale ha già provveduto a inviare ai candidati le convocazioni con l’indicazione della sede di svolgimento della procedura concorsuale. La prova scritta, che mira ad accertare competenze trasversali e non disciplinari sarà computer-based e prevede 50 quesiti a risposta multipla (10 di ambito pedagogico, 15 psico-pedagogico, 15 metodologico-didattico, 5 di lingua inglese e 5 di informatica) cui si dovrà rispondere in un tempo massimo di 100 minuti. Il calendario ufficiale, a carattere nazionale, prevede che per l’infanzia e la primaria la prova si terrà domani con turno sia mattutino che pomeridiano mentre per la secondaria di primo e secondo grado si svolgerà in cinque turni nelle date del 1 dicembre (pomeriggio), del 2 dicembre (mattina e pomeriggio), del 4 dicembre (pomeriggio) e del 5 dicembre (pomeriggio). A superare la prova scritta saranno i candidati che, avendo raggiunto il punteggio minimo di 70/100 (ovvero 35 risposte corrette su 50), si collocheranno in posizione utile che nel caso in oggetto è rappresentata dal triplo dei candidati per ciascun posto o classe di concorso, più tutti coloro che avranno lo stesso punteggio dell’ultimo tra i candidati ammessi.
Terminata la prova scritta, gli aspiranti docenti saranno immediatamente informati del punteggio ottenuto ma sarà successivamente l’Ufficio scolastico regionale a rendere nota la “soglia di sbarramento”, ovvero i punteggi minimi per l’accesso alla prova orale (della durata massima di 45 minuti per medie e superiori e 30 minuti per infanzia e primaria). Stando alle previsioni, la prova orale dovrebbe svolgersi dopo le festività natalizie, a partire dal mese di gennaio 2026, previa estrazione della lettera alfabetica che verrà tempestivamente pubblicata sul sito dell’Ufficio scolastico regionale.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy