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Il sindaco Antonino Ruggiano e l'assessore Alessia Marta, a pranzo insieme ai bambini nelle mense scolastiche.
Quattrocento pasti al giorno, divisi tra la scuola dell'infanzia e quelle delle primarie. Sono i numeri delle mense scolastiche del Comune, un servizio caratterizzato dalla presenza di cucine interne agli stessi plessi, ad eccezione di Pantalla che è collegata a quella di Pian di San Martino.
Tutte le sedi sono dotate di sala mensa, che permette di valorizzare anche gli aspetti socio-educativi, e fanno utilizzo di piatti, bicchieri e posate riutilizzabili.
“Quello delle mense scolastiche - spiega il sindaco Antonino Ruggiano - è un servizio del quale come amministrazione comunale andiamo particolarmente fieri, proprio perché abbiamo fatto da sempre una scelta precisa, ovvero che il cibo per i bambini tuderti sia cucinato fresco e in loco, assicurando un alto livello dal punto di vista salutistico, della genuinità, del controllo e della soddisfazione di bambini e genitori”.
I costi per le famiglie: un pasto costa €3,75 nel caso di un figlio, importo che scende a €2,63 per il secondo e a €1,50 per il terzo. Cifre contenute grazie all'intervento del Comune, che copre rispettivamente dal 35% al 75% del costo reale.
Per confrontarsi con i piccoli fruitori del servizio mensa e con gli operatori, sono in corso in queste settimane delle visite durante i pranzi da parte del sindaco e dell'assessore alla scuola Alessia Marta. Si è iniziato dalla scuola primaria di San Fortunato per proseguire nelle mense di Pian di San Martino, Collevalenza, Pantalla e Broglino.
“Sono dei momenti di confronto importanti con gli operatori ma anche con gli stessi bambini, che ci permettono di raccogliere indicazioni e suggerimenti, che possano prevenire eventuali problematiche o portare ad un ulteriore miglioramento del servizio. A riguardo stiamo lavorando per la costituzione di un comitato di gestione delle mense, allo scopo di un monitoraggio costante della qualità del servizio e di una condivisione con genitori e docenti per addivenire ad una corretta educazione alimentare”.
Al momento i menù proposti sono articolati su 4 settimane, con un periodo estivo e uno invernale per adeguarsi alla stagionalità. La fornitura di verdure e frutta fresca stagionale è di almeno tre tipi diversi alla settimana.
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