Attualità
Il punto sulle progettualità e i dati relativi al lavoro svolto dal Centro Antiviolenza di Perugia, sono stati questi gli argomenti toccati nella conferenza stampa che si è svolta questa mattina, lunedì 24 novembre, presso la sala della Vaccara di palazzo dei Priori.
Presenti all'incontro Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia, Costanza Spera, assessora alle politiche sociali del Comune di Perugia, Maurita Lombardi, presidente di Libera…mente Donna, Roberta Migliarini, dirigente dell’Area Servizi alla Persona del Comune di Perugia.

"In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) -, ha spiegato l'assessora Costanza Spera - si è deciso di organizzare questa conferenza stampa per fare il punto sulla situazione dei CAV e riflettere sulla loro evoluzione".
"Alle porte – ha continuato – c’è una giornata importante, nata con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su un fenomeno i cui numeri sono in costante crescita, come testimoniano i dati relativi alle chiamate al 1522. Dunque il 25 novembre rappresenta un momento di informazione e di confronto fondamentale, una tappa di una battaglia nella quale tutti, enti, associazioni del terzo settore e cittadini, devono essere coinvolti. La violenza maschile sulle donne è un fenomeno che riguarda strutturalmente la nostra società, dove, purtroppo, è ancora drammaticamente presente la disparità di genere; ciò significa che su questo tema c’è ancora un lavoro immenso da fare, focalizzando l’attenzione più che su un’emergenza su un fenomeno strutturale".

"Proprio in ragione di ciò l'Amministrazione in questa prima parte di mandato ha scelto di investire sul contrasto alla violenza di genere, aumentando la sua quota di risorse nel CAV, lavorando con i consultori e su un progetto volto a sviluppare corsi per l’affettività e la sessualità nelle scuole. Ciò perché la violenza sulle donne è un fenomeno di natura socio-culturale che va affrontato fin dai primi anni di età dei bambini e bambine".
Nell'illustrare i dati aggiornati del Centro Antiviolenza, Maurita Lombardi ha espresso l'auspicio che il report dell’attività svolta dai CAV sia anche viatico per ampliarla in futuro: "Dal 2014 – ha detto – sono stati sviluppati servizi in partnership sociale tra associazione Liberamente donna e gli enti, tra cui Comune di Perugia e Regione. Ciò ha consentito di creare un sistema integrato antiviolenza, mai esistito in precedenza, nato dalla progettazione comune e dalla volontà di favorire l’emersione. Ciò perché dove sono presenti servizi, lì si registra maggiore emersione.

La sindaca Vittoria Ferdinandi, rivolgendosi alle altre relatrici presenti in sala, ha parlato di tavolo "urgente, prezioso e necessario soprattutto in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo. Ben venga dunque anche la celebrazione del 25 novembre con eventi che servono per dare voce a chi svolge giornalmente un ruolo fondamentale nella battaglia volta al contrasto alla violenza di genere. Il compito del Comune in tutto ciò è di accompagnare il protagonismo delle associazioni, come Liberamente donna, che operano nel settore con passione ed impegno".
"Uno dei mandati che sento più forte – ha continuato Ferdinandi – è proteggere le donne e lavorare nell’ambito di una rete per cambiare la cultura e la mentalità ancora oggi diffuse nella nostra società".

La sindaca ha inoltre sottolineato - per capire l'importanza della sensibilizzazione - che nei giorni in cui si celebra la giornata contro la violenza sulle donne, le richieste di aiuto ai centri antiviolenza e ai numeri dedicati aumentano in misura esponenziale. In tale contesto i CAV non sono soltanto i primi presidi per l’accoglienza delle donne, ma luoghi dove strutturare l’emancipazione ed il riscatto.
Nell'annunciare l'avvio di una campagna nazionale Anci sul tema, che partirà da Perugia, Ferdinandi ha concluso dicendo che "non siamo più disposti a volgere lo sguardo sul un fenomeno che ha a che vedere con la credibilità della nostra democrazia, perché la violenza di genere è un evento che mette in pericolo la coesione sociale e lo sviluppo della comunità".
Infine, Roberta Migliarini ha ricordato il viaggio del comune nei Cav e nell'attività volta a contrastare la violenza sulle donne.
Al 6 novembre 2025 sono state 152 le donne accolte presso il Centro Anti Violenza (CAV) Doriana Bellini di Perugia. Per 73 c'è stata prosecuzione del percorso. Le donne ospiti sono 7, i minori 9. 1794 i colloqui effettuati, mentre i consigli legali sono stati 185.
Sono 3 le donne che sono state parte di protocolli d’intesa, mentre 4 sono state coinvolte nelle procedure Inps, e 5 quelle che hanno usufruito del reddito di libertà.
Altro elemento determinante è rappresentato dal servizio denominato telefono donna; sotto quest’ultimo punto di vista sono state 62 le donne accolte nel 2025, 20 quelle che hanno proseguito il percorso. I colloqui risultano pari a 537, mentre i consigli legali sono stati 19. Infine 3 sono stati i consigli di tipo psicologico, mentre 5 sono state le donne coinvolte nel progetto empowerment.
I dati complessivi dei servizi erogati nel Comune di Perugia per l’anno 2025 evidenziano che le donne accolte sono state nel totale 307 (225 dal Cav, 82 da telefono donna), 27 le ospiti (20 casa rifugio, 7 dal Cav), 18 i minori ospiti (9 Cav, 9 casa rifugio), 2331 i colloqui (1794 dal Cav, 537 da Telefono Donna), 204 i consigli legali (185 Cav, 19 Telefono donna), 3 i consigli psicologici (tutti telefono donna).
Nel 2024 i servizi erogati nel Comune di Perugia avevano, invece, fatto registrare questi numeri: 186 donne accolte (122 Cav, 64 telefono donna), 36 le donne ospiti (10 Cav, 26 casa rifugio), 27 i minori ospiti (11 Cav, 16 casa rifugio), 1205 i colloqui (782 Cav, 423 telefono donna), 90 i consigli legali (telefono donna), 6 i consigli psicologici (telefono donna),
Il confronto tra i due anni di esercizio evidenzia che aumenta il numero delle donne accolte (+121), mentre decrescono le donne ospiti (-9) ed i minori ospiti (-9). Crescono, invece, i colloqui effettuati (+1126), i consigli legali (+114), mentre diminuisco i consigli psicologici (-3).
Negli ultimi anni - secondo i dati complessivi - il Cav, dal 2014 al 2025, ha accolto 2600 donne: il numero maggio nel 2018 (390), mentre nell'anno di avvio erano 100.
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