Attualità
Papa Leone XIV
“La nostra chiesa è un po’ la sua casa”, disse il presidente della Ceu, monsignor Renato Boccardo, all’indomani dell’elezione di Papa Leone XIV. E Prevost conferma quelle parole, visto che si amplia la giornata assisana, che diventa umbra, del Pontefice. Domani Papa Leone sarà infatti non solo ad Assisi - dove oltre a Santa Maria degli Angeli sarà anche nella Basilica di San Francesco - ma anche a Montefalco, a pranzo dalle agostiniane del monastero di Santa Chiara della Croce che per ben 10 volte ha visitato in maniera ufficiale, più quelle antecedenti al suo mandato di Priore generale.
La giornata umbra del pontefice si aprirà - dopo l’atterraggio - con una visita nella Basilica di San Francesco, per un momento di preghiera con la comunità francescana sulla tomba del Santo patrono d’Italia; seguirà l’incontro delle 9.30 con i vescovi italiani - dai quali è partito l’invito - nella basilica di Santa Maria degli Angeli, per la conclusione dell’81esima assemblea della Cei che è in corso in questi giorni e ha al centro delle riflessioni le linee di indirizzo e le decisioni a conclusione del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia”. E prima del termine della mattinata sperano in un passaggio alla basilica di santa Chiara anche le clarisse di Assisi.
Per certo seguirà poi la trasferta a Montefalco, dalle suore cui il Papa è particolarmente legato e che per ben 10 volte ha visitato da Priore generale dell’ordine agostiniano: le suore, il maggio scorso, fecero suonare a lungo a festa le campane, ricordando come oltre al 2008 per il settimo centenario della morte di Chiara da Montefalco, Prevost fosse tornato “molte altre volte per la Solennità della santa oltre a essere nato proprio il giorno 14 settembre Solennità dell’esaltazione della Santa Croce a cui è dedicato il nostro monastero”. Ma il Papa conosce bene l’Umbria: l’ultima volta è stato nel cuore verde d’Italia nel 2024 a Cascia, per la festa di Santa Rita, presiedendo il solenne pontificale, e a Foligno, a giugno, quando ha accolto l’invito delle monache agostiniane di Santa Maria di Betlem che festeggiavano i 50 anni dalla fondazione del monastero. Da giovane studente era infine stato anche a Gubbio, dove aveva anche preso la patente da matto.
Ora per il 267° vescovo di Roma la prima visita da Pontefice in Umbria, a chiusura dei lavori della Cei che ieri ha visto il saluto di monsignor Thibault Verny, Presidente della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, il lavoro dei gruppi di studio e ieri sera proprio a Santa Maria la celebrazione dei Vespri e la preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi presieduta da monsignor Ivan Maffeis, vescovo delegato per il Servizio regionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Conferenza Episcopale Umbra.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy