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Qualità della vita, Perugia e Terni guadagnano posizioni tra le province italiane

Dino Refolda

16 Novembre 2025, 17:45

Qualità della vita, Perugia e Terni guadagnano posizioni tra le province italiane

Perugia si posiziona al 40° posto, Terni al 45°, scalando rispettivamente 12 e 17 posizioni. Stiamo parlando dell’indagine annuale sulla qualità della vita 2025 nelle province italiane, realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, giunta alla 27ª edizione. Milano conquista nuovamente il primo posto, con ottimi risultati nella dotazione di servizi, reddito, gestione delle infrastrutture, vitalità del tessuto produttivo, seguita da Bolzano e Bologna. Rispetto alla classifica dello scorso anno, per Milano e Bolzano si tratta di una conferma, mentre migliora Bologna che sale di una posizione. Due passi indietro, invece, per Monza e della Brianza, mentre si segnala un significativo avanzamento in graduatoria di Rimini e Ascoli Piceno, rispettivamente al 12° e 15° posto, con oltre 20 posizioni guadagnate rispetto al 2024. Ancora in fondo alla classifica Caltanissetta (107ª), preceduta da Crotone (106ª), che scende di cinque posizioni in un anno, e Reggio Calabria (105ª), che invece conquista un posto. Da rilevare, in negativo, Foggia, che passa dalla 93ª alla 104ª postazione in classifica, Pordenone dalla alla 23ª e Gorizia dalla 26ª alla 52ª.

Tornando all’Umbria, Perugia brilla nella categoria istruzione entrando nella top ten, mentre sul fronte Salute il capoluogo scende dal 23° al 35° posto. Bene invece la performance nella classifica Reati e sicurezza, dove Perugia balza dall’82° al 64° posto. Per quanto riguarda Terni, la sua posizione migliora sul fronte Affari e lavoro arrivando alla posizione 50, quindi +11 rispetto all’anno precedente.

Lo studio si articola in nove dimensioni d’analisi: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati e sicurezza, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, turismo intrattenimento e cultura, che hanno permesso di indagare in maniera approfondita i molteplici aspetti relativi alla qualità della vita a livello locale. Le 107 province italiane sono state classificate in 5 cluster (Mediterraneo, Francigena, Adriatico, Padania, Metropoli), ottenendo così una fotografia più dettagliata delle specificità territoriali. La qualità della vita nel 2025 è risultata buona o accettabile in 60 province su 107, valore inferiore agli ultimi anni e indicativo di un peggioramento.

L’indagine conferma anche per il 2025 la frattura esistente tra il Centro-Nord e l’Italia meridionale e insulare. Nelle regioni del Mezzogiorno, inoltre, restano significative aree di disagio sociale e personale. La qualità della vita nelle province del Nord-Ovest risulta in leggero arretramento (19 province su 25 nei due gruppi di testa, due in meno rispetto alla passata edizione). Una situazione opposta caratterizza il Nord-Est, mentre nell’Italia centrale si registra un lieve miglioramento. Per le province dell’Italia meridionale e insulare, soltanto L’Aquila si classifica nel gruppo 2 (qualità della vita accettabile), contro le due (Pescara e Teramo) censite lo scorso anno.

"Accogliamo con grande soddisfazione i dati dell’indagine Qualità della Vita 2025 di ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l'Università Sapienza di Roma, Perugia sale in classifica e scala ben 12 posizioni rispetto al 2024, passando dal 52° al 40° posto, un risultato che premia l’impegno della città e la collaborazione tra istituzioni, imprese, terzo settore e cittadini - scrive la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi in una nota -. Scorrendo nel dettaglio le diverse dimensioni analizzate, emergono segnali incoraggianti, nell’ambiente manteniamo una buona tenuta complessiva, migliorano indicatori importanti legati alla sicurezza, alla sicurezza sociale e alla qualità dell’istruzione, settori che riguardano direttamente il futuro dei nostri ragazzi e la loro possibilità di crescere in una città più vivibile, più dinamica e più protetta".


"Questi risultati ci dicono che siamo sulla strada giusta, ma ci ricordano anche quanto sia fondamentale migliorare ancora Perugia e portarla tra le prime città italiane per qualità della vita nei prossimi anni, rendendola ogni giorno più attrattiva, sicura e sostenibile. Resta da fare ancora tantissimo lavoro, lo sappiamo bene, ma la determinazione non manca. Il lavoro da fare è molto, ma noi non ci fermiamo, Perugia ha dimostrato di saper crescere, ora dobbiamo continuare a farlo insieme", conclude Ferdinandi. 

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