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PERUGIA

Mirella Alloisio cittadina onoraria. Onorificenza alla partigiana originaria di Genova consegnata dalla sindaca Ferdinandi

Presente la prima cittadina del capoluogo ligure Silvia Salis

12 Novembre 2025, 11:15

Mirella Alloisio cittadina onoraria. Onorificenza alla partigiana originaria di Genova consegnata dalla sindaca Ferdinandi

Commozione, gratitudine e un silenzio denso di rispetto, unito a un’infinità di applausi, ieri hanno pervaso la sala dei Notari. In quello scrigno di storia, Perugia ha abbracciato una delle sue figlie più nobili, Mirella Alloisio, conferendole la cittadinanza onoraria nel giorno del suo centesimo compleanno, per il suo straordinario contributo alla liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Un riconoscimento che non ha diviso le forze politiche, ma che è stato voluto all’unanimità dall’intero consiglio comunale.

A consegnare l’onorificenza è stata la sindaca Vittoria Ferdinandi, che, con voce emozionata, ha ribadito che conferire la cittadinanza onoraria a Mirella Alloisio “è un ringraziamento, ma è prima di tutto una promessa che quei valori di libertà, di dignità e di resistenza che hanno permeato la vita di Mirella, questa città si impegna ad onorarli giorno dopo giorno e a metterli al centro della nostra identità collettiva e del futuro che vogliamo costruire per noi e per le nostre generazioni”.

Accanto a lei, la sindaca di Genova, Silvia Salis, arrivata appositamente dal capoluogo ligure, città natale della staffetta partigiana che, durante gli anni più bui della dittatura, a soli 17 anni scelse di rischiare tutto partecipando attivamente alla Resistenza con i nomi di battaglia di Olga, Marika e, infine, Rossella. La Salis, commossa, ha ringraziato Alloisio per il suo esempio: “Oggi siamo libere grazie alla lotta di donne come te, che si sono messe dalla parte attiva della storia. Hai rischiato la vita e lo hai fatto per noi e poi hai continuato per tutta la tua vita ad impegnarti per tutti, per i diritti delle donne, per i diritti dei più deboli e non hai mai smesso”.

Mirella Alloisio, minuta ma ancora fiera nello sguardo, ha ringraziato con semplicità e con quella lucidità che solo chi ha attraversato un secolo di vita e di ideali può conservare. “Questo riconoscimento va al di là di ogni previsione. Mi gratifica sapere che sono cittadina perugina, accolta con affetto dalla città, dal mondo femminile. Cercherò, per quello che mi rimane da vivere, di dedicare ai cittadini e, in particolare, alle cittadine, tutto il mio impegno politico e culturale”.


Perugia l’ha accolta da anni come una di casa, e ieri quel legame è diventato ufficiale. Nel suo sorriso, illuminato dai cento anni di vita e di memoria, si rifletteva la gratitudine di una comunità intera verso chi ha fatto della Resistenza non solo un atto di coraggio, ma una scelta di umanità e speranza, come ha ribadito il vicepresidente del consiglio comunale, Edoardo Gentili, sottolineando che “il valore dell'antifascismo non rappresenta solo un tributo alla libertà riconquistata, ma è un invito costante a costruire società più giuste”.


Quando l’applauso finale, al termine di una cerimonia sobria e intensa, ha riempito la sala, unito al riecheggiare di Bella ciao, molti occhi si sono inumiditi. Non era solo un riconoscimento, ma un abbraccio collettivo, un patto tra generazioni. Perugia ha scelto di unire la sua storia a quella di Mirella Alloisio, donna, partigiana e testimone instancabile di un’Italia migliore.

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