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Rivive il laboratorio Spagnoli. Inaugurato negli antichi locali del primo insediamento della Perugina il Lab Luisa Annibale Base

Taglio del nastro alla presenza della sindaca di Perugia e di quella di Genova oltre a Eugenio Guarducci e molti altri

12 Novembre 2025, 10:37

Rivive il laboratorio Spagnoli. Inaugurato negli antichi locali del primo insediamento della Perugina il Lab Luisa Annibale Base

Ecco, tutto è stato fatto. E nei tempi previsti: inaugurata la Città del Cioccolato, aperto proprio ieri il Lab-Luisa Annibale Base, negli antichi spazi del primo laboratorio, situato in via Alessi, usato da Luisa e Annibale Spagnoli per avviare la loro attività dolciaria (ex confetteria Corelli) e infine dal prossimo week end (14-15 e 22-23 novembre) partirà la 31ma edizione di Eurochocolate.

Novembre, il mese in cui Perugia affida a Guarducci l’allungamento fuori stagione del periodo turistico. Al suono del flauto al cacao ha risposto a metà mattina tutta la città che conta, a cominciare dalle istituzioni: la presidente della Regione Proietti, la sindaca di Perugia Ferdinandi, l’assessore alla cultura della Regione Bori, la sindaca di Genova Silvia Salis in trasferta a Perugia per assistere alla cerimonia dove la partigiana genovese Mirella Alloisio è stata nominata cittadina onoraria di Perugia (oltretutto nella Città del Cioccolato sono presenti due antiche aziende di Genova: Ramanengo 1780 e Romeo Vigenotti 1866), l’assessore comunale al commercio Stafisso, l’ex sindaco Romizi che aveva dato il via ed accompagnato nel suo iter tutto il progetto di Guarducci.

E poi ovviamente i compartecipanti al progetto ovvero Nicoletta Spagnoli che con la sua azienda ha coperto il 90% dei costi di restauro e di allestimento dell’antico laboratorio, da anni in abbandono, e anche di quello nuovo e la famiglia Ansidei proprietaria dei locali. Oltre ad una nuvola di giornalisti, fotoreporter e fotografi i locali del piccolo museo e del Lab si sono letteralmente riempiti di cittadini di Perugia, più o meno noti, incuriositi da questa novità che ha riportato alla vita il passato guardando al futuro con il Lab esperenziale all’interno dei locali ex Ristorante Paiolo in via Angusta (e ancor prima ex magazzino e locale caldaie), dove, per l’occasione, i vip, con la supervisione dell’esperta Alice Cianuri, indossando il grembiule ufficiale, grigio come i pavimenti, i bagni e gli arredi, si sono sfidati nella realizzazione di un vassoio di praline con cioccolato e granella di pistacchio e nocciole. Per la cronaca ha vinto la coppia Ferdinandi-Bori.

In quello antico, dove in passato lavoravano anche 50 persone, è stata fatta la scelta di lasciare il più possibile intatto: il grande tavolo di marmo dove Luisa temperava il cioccolato, il fornello a legna in muratura, il lavandino, la macchina caramellatrice, la cella frigo, finimenti di cavalli usati per i trasporti delle merci. E in una sorta di nicchia è stata persino posta la statua, quasi ad altezza naturale, del folignate Giuseppe Battaglini, il primo operaio della Perugina, collaboratore di Luisa e Annibale, addetto alla centrale di torrefazione del cacao.

Proprio all’ingresso in via Alessi, appena scese le scalette a sinistra, in un piccolo locale è stato ricostruito il negozio, con gli arredi usati nella fiction televisiva (della quale vengono proiettate alcune scene su un video) dove il nuovo gestore Lamberto Cesarini della Ellegi di Mantignana, realizzerà per i visitatori praline al cioccolato in diretta.

Tanti i discorsi fatti per la speciale inaugurazione. Riportiamo tre passaggi dedicati, come è giusto che sia, a Luisa Spagnoli. “Questo è un momento rifondativo della realtà umbra” ha detto Stefania Proietti “ che racconta cosa è accaduto tra queste mura, dove una donna imprenditrice, quando ai primi del ‘900 esserlo non era cosa facile, si è inventata il welfare”. “Questo luogo racconta la storia di una grande donna” ha aggiunto poi Vittoria Ferdinandi “Io e la sindaca Silvia Salis non saremmo qui se non ci fosse stata lei, Luisa Spagnoli, portatrice di una visione d’impresa che ci ha reso iconici in tutto il mondo”. E Nicoletta Spagnoli : “La mia bisnonna è stata una donna visionaria e creativa, dal cioccolato alla grazia di un abito e di un golfino d’angora. Oggi restituiamo alla città un pezzetto della sua storia”.

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