GRAFFITI
A Perugia abbiamo il parcheggio più economico d’Italia, quantomeno di quelli messi a servizio di una stazione ferroviaria, ma in pochi ancora l’hanno scoperto. E anche chi ha saputo la bella notizia (1,80 euro al giorno, dalle 9 alle 19,30 festivi esclusi; 2,10 tramite l’app EasyPark) continua a preferire soste avventurose accanto all’uscita, sopra i cordoli, tra i taxi (con tassisti sempre più inquieti ), se non lungo la corsia di entrata al suddetto parcheggio.

Evidentemente per molti automobilisti che debbono fermarsi solo pochi minuti, il tempo necessario per recuperare chi è appena sceso dal treno, anche la modesta tariffa giornaliera, poco più di un espresso al bar, fa la differenza.
Ma, volendo, possiamo anche non fare i conti in tasca agli altri. Andiamo oltre. Il maggior afflusso di viaggiatori in arrivo e, conseguentemente, di auto in attesa, si registra alle 22,30 quando il Frecciarossa scarica puntualmente centinaia di persone.
Lunedì scorso (non un weekend, dunque), è scesa talmente tanta gente dalle 11 carrozze da riempire e intasare sia il marciapiede del primo binario, sia conseguentemente l’uscita dalla stazione, rendendo difficile persino passare tra le porte.
A quell’ora, lo ripetiamo, il nuovo parcheggio da 81 posti è totalmente gratis, eppure abbiamo visto coi nostri occhi il solito traffico impazzito, coi taxi assediati da auto infilate ovunque e da pedoni con trolley alla ricerca del congiunto “selvaggio”. Il parcheggio gratis? Pieno solo nella parte iniziale (così si cammina di meno), vuoto per tutta la metà accanto all’ex scalo merci.
Abbiamo provato a chiederci il perché di questo assurdo comportamento e la risposta è molto molto semplice: noi italiani diventiamo modelli di civiltà solo quando ci arrivano pesanti multe. Ma, si può, chiedere ai vigili urbani di presidiare Fontivegge anche a tarda sera? Forse non sempre, ma a spot anche sì.
Al di là di tutto, il maxi-parcheggio, che nessuno per fortuna chiama Metropark (parente di Metrobus, due denominazioni illogiche e fuorvianti) merita veramente un elogio, rivolto a chi l’ha pensato, chi l’ha realizzato e soprattutto per chi ha deciso la tariffazione. Saba, amministrazione uscente o entrante poco importa. Un ulteriore dettaglio da sottolineare è che questo ampio spazio, a servizio non solo della stazione, ma anche di tutta Fontivegge, consente di fare lunghe soste con pochi spiccioli, specialmente inglobando sabato e domenica.
Per esempio, partendo il venerdì mattina e tornando il lunedì sera, si spendono 3,60 euro. Una settimana di sosta, da lunedì a domenica, costa 9 euro. Spunto finale: il nostro amato Frecciarossa è sempre strapieno, velocissimo ma scomodo (ridateci gli scompartimenti), persino economico se si prenota per tempo. E’ proprio difficile deviarne altri 3-4 al giorno in Umbria sui 160 della tratta Milano-Roma?
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