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Legge per ripopolare i piccoli borghi umbri. Simona Meloni: "Valore strategico non solo per chi le abita, ma per l'intera comunità"

L'assessora regionale alle aree interne è al lavoro per varare una norma che porti a rivitalizzare i centri con azioni concrete

Alessandro Antonini

08 Novembre 2025, 10:07

Legge per ripopolare i piccoli borghi umbri. Simona Meloni: "Valore strategico non solo per chi le abita, ma per l'intera comunità"

Simona Meloni, assessore regionale all'Agricoltura e al Turismo

Una nuova norma per fare rivivere le aree interne. Palazzo Donini lavora a una legge regionale per la valorizzazione e il ripopolamento dell’Appennino e dei borghi del Cuor verde. Con incentivi per far tornare residenti. Il budget complessivo è di 61 milioni. L’assessora al Pnrr, alle politiche agricole e agroalimentari, alla montagna e alle aree interne, ai parchi e ai laghi, al turismo e allo sport, Simona Meloni, è la mente e il braccio di questo progetto.

“Come Regione - spiega Meloni al Corriere dell'Umbria - abbiamo scelto di investire in modo importante sulle Aree interne dell'Umbria, riconoscendone il valore strategico non solo per chi le abita, ma per l'intera comunità regionale. Parliamo di territori che rappresentano il cuore autentico della nostra regione, custodi di paesaggi, tradizioni, saperi e relazioni sociali che costituiscono un patrimonio prezioso e insostituibile.”

Su questo fronte sono stati già messi in campo 61 milioni di euroche stiamo attivando attraverso pacchetti di interventi strategici calibrati sulle cinque aree interne umbre, per rispondere alle diverse esigenze dei territori e delle comunità locali. Sono misure che riguardano il presente e il futuro di circa 230 mila umbri, ma in realtà interessano tutti, perché quelle comunità rappresentano un presidio fondamentale per la cura, la tutela e la vitalità del territorio rurale e montano”, continua Meloni.

Gli interventi in fase di attivazione con le cinque strategie puntano a ricostruire la rete dei servizi essenzialisanità, istruzione e mobilità — definite “condizioni indispensabili per garantire la qualità della vita e contrastare lo spopolamento. Il nostro obiettivo non si ferma qui: vogliamo rilanciare con un'azione ulteriore, capace di dare nuovo slancio al ripopolamento, alla residenzialità e rivitalizzazione del tessuto economico, puntando su paesaggio, cultura, turismo, agroalimentare e artigianato, leve fondamentali per lo sviluppo economico locale e per l’identità dei territori”, precisa l’assessore.

E qui arriva il tassello fondamentale della norma da approvare a Palazzo Cesaroni. “Per questo - annuncia Meloni - stiamo lavorando alla legge regionale sulla valorizzazione diffusa dell'Umbria e per misure di ripopolamento dell'Appennino e delle aree rurali. Si tratta di un progetto di grande respiro, che si affiancherà alle strategie delle Aree interne e agli altri strumenti che già oggi la Regione Umbria mette in campo, con l'obiettivo di promuovere una nuova economia dei borghi e rendere possibile tornare a viverci, lavorarci e investire anche attraverso la garanzia di connessioni digitali veloci e infrastrutture adeguate”.

La legge si baserà su misure concrete con l'obiettivo di sostenere una residenzialità attiva e incentivare l'economia locale anche favorendo nuove forme di lavoro e di attrazione dei giovani.

“L'idea è semplice ma ambiziosa: offrire alle persone la possibilità di vivere l'altissima qualità della vita dei nostri borghi e delle aree montane, senza dover rinunciare al proprio lavoro o ai servizi fondamentali. Vogliamo intercettare e rafforzare una tendenza che inizia a emergere: chi visita i nostri borghi spesso sceglie di restarvi, anche solo per periodi lunghi, attratto dalla bellezza dei luoghi, dal ritmo della vita e dalle nuove possibilità offerte dal lavoro digitale”, evidenzia Simona Meloni.

Un progetto che non può prescindere da norme sovraordinate e fondi collegati

“Questo lavoro si inserisce in un contesto nazionale in evoluzione: attendiamo infatti di conoscere gli esiti sulla nuova classificazione dei comuni montani stabilita dalla Legge 131/2025 “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane”, per i quali la legge stessa prevede specifici fondi e misure agevolative dedicate. È anche per questo che come Regione stiamo definendo una nostra cornice normativa autonoma, per tutelare e valorizzare l'Umbria diffusa, quella dei piccoli comuni, delle montagne, dei borghi che custodiscono il senso più profondo dell'identità regionale”, conclude l'assessora umbra.

Perché “investire nell'Umbria dei borghi diffusi significa investire nel futuro dell'intera regione e sostenere le comunità che tengono viva la terra, che curano il paesaggio, che producono eccellenze e accolgono con autenticità. È da lì, dai nostri borghi e dalle nostre montagne, che passa il futuro della qualità della vita in Umbria e la capacità di attrarre nuove persone, energie e opportunità”.

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