È stata ufficialmente inaugurata a Perugia la Città del Cioccolato - il museo esperenziale più grande d'Italia. Il taglio del nastro, alla presenza delle massime autorità cittadine, è avvenuto questa mattina, giovedì 30 ottobre, all'interno dell'ex Mercato Coperto di PiazzaMatteotti - dove sorge il nuovo spazio permanente dedicato alla cultura, alla formazione e alla valorizzazione della filiera del cacao. Una giornata celebrata con un open day sold out riservato ai residenti del capoluogo umbro: 1000 perugini che hanno avuto l'opportunità di visitare gratuitamente la città.
Il progetto nasce nel cuore del centro storico perugino, che rinnova la profonda identità con il mondo del cioccolato. Un legame che affonda le sue radici nel 1907 quando, a pochi passi dal luogo dove sorge la Città del Cioccolato, nacque il primo laboratorio della Perugina - grazie all'intuizione di Luisa Spagnoli e Giovanni Buitoni. Quest'ultimo - da Podestà di Perugia - ha inaugurato nel 1932 la storica struttura del mercato coperto, oggi sede del museo.
L'edificio dell'ex Mercato Coperto è stato recuperato grazie a un investimento di circa sei milioni di euro. Gli spazi della Cittàrestituiscono al capoluogo umbro una tradizione rinnovata, che unisce cultura, sostenibilità, formazione e inclusione sociale, in un progetto - ideato da Eugenio Guarducci, fondatore e presidente di Eurochocolate - che mette in relazione il gusto con il valore del rispetto per chi produce.
Il museo si sviluppa su tre livelli per un totale di 2.800 metri quadrati che raccontano - attraverso un'immersione nel mondo del cioccolato - tutto ciò che ruota attorno al Cibo degli Dèi: un viaggio sensoriale tra cultura e gusto, che spazia dalla geografia dei Paesi produttori alla storia del cacao, da 5.300 anni fa ad oggi; dalla biodiversità alla sostenibilità che interessa l'intera filiera.
"Il cioccolato - ha dichiarato la Sindaca VittoriaFerdinandi - è un elemento evocativo, capace di risvegliare quella felicità innocente dell’infanzia. Oggi, in un tempo socialmente difficile, riportare la felicità dentro una città è un motore straordinario di sviluppo e di fiducia. Guardando questo luogo, mi sembra che Perugia abbia voglia di tornare a pensarsi grande. Tutti nel mondo ci conoscono come la città del cioccolato, e questo progetto unisce passato e innovazione, identità e futuro. In una società sempre più omologata, tornare a puntare sull’identità è una scelta strategica vincente: lo è come motore economico, come cultura e come apertura al mondo. Questo spazio rappresenta tutto questo: un laboratorio di internazionalità, di ricerca, di sapere e di inclusione, dove il sapore si coniuga al sapere, e dove Perugia ritrova il gusto di sognarsi grande".
"La Città del Cioccolato - ha aggiunto l'assessore allo sviluppo economico AndreaStafisso - rappresenta una nuova e importante opportunità per il centro storico di Perugia. La Città del Cioccolato dovrà armonizzarsi con gli altri attrattori economici e i luoghi della cultura della città, creando una rete capace di valorizzare e rendere sempre più vitale il cuore di Perugia. I miei migliori auguri a Eugenio Guarducci, a tutto lo staff, ai dipendenti, che hanno saputo intercettare il filone del cioccolato legato alla storia della Perugina e trasformarlo in un progetto di conoscenza anche sul cacao, sulla sua lavorazione e sui paesi che lo coltivano e lo producono. Un’iniziativa che unisce impresa, cultura e identità e che contribuirà a rafforzare la vocazione internazionale e turistica della nostra città".
Il percorso museale
Ad aprire le porte della Città del cioccolato - al piano superiore del Museo - sono la storia e la geografia del cacao: un percorso - per una superficie totale di 400 metri quadrati - che riproduce immagini, tempi, suoni e racconti di una foresta equatoriale. Al primo piano, il percorso diventa immersivo grazie alla ricostruzione scenica di una Foresta del Cacao e alla narrazione dell'intera filiera produttiva. In questo livello trovano spazio anche laboratori, aree didattiche ed esperienziali, la Fabbrica di Cioccolato e il Chocoshop, accessibile anche direttamente dall'esterno.
All'interno del museo saranno, inoltre, esposte due collezioni private: quella di Stanislav Kramsky, con parte della sua raccolta di incarti di tavolette di cioccolato – la più vasta al mondo – e quella di Roberto Ceraceni, con oggetti storici accumulati in oltre 25 anni e oggi messi a disposizione della Città del Cioccolato.
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