TREVI
Sciopero con presidio di protesta questa mattina alla Sitem di Trevi. I lavoratori della storica azienda, fondata più di 50 anni fa a Trevi, incroceranno le braccia dopo l’annuncio di importanti esuberi. Circa una trentina i dipendenti a rischio tra i 165 dell’azienda che produce lamierini per motori elettrici e prodotti accessori per applicazioni nei settori automotive e industriale, come fatto sapere dai sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, che hanno proclamato per questa mattina uno sciopero di quattro ore con tanto di presidio organizzato davanti ai cancelli dello stabilimento di Cannaiola, alle ore 10. “Si parla di una trentina di lavoratori che potrebbero perdere il lavoro - hanno fatto sapere in una nota - con conseguenti risvolti sociali sull’intero territorio”.
Un’azione di protesta maturata in seno all’ultima assemblea dei lavoratori, lunedì, che ha visto sul tavolo gli esuberi annunciati dall’impresa, le cui quote di maggioranza sono state acquisite dal gruppo statunitense Worthington Steel.
“L’indisponibilità ad aprire gli ammortizzatori sociali – scrivono in una nota le organizzazioni sindacali – e la conferma della procedura di licenziamento collettivo rimangono due elementi stigmatizzati dall’assemblea e la stessa proposta avanzata dall’azienda sull’accordo di licenziamento collettivo, - aggiungono - pur registrando un avanzamento rispetto al precedente incontro, viene reputata ancora insufficiente nei numeri”.
Sentita in merito alla vicenda, Sitem Group ha spiegato: “L'azienda continua a fronteggiare condizioni di mercato difficili in diversi settori, tra cui quello automobilistico, industriale e degli elettrodomestici. Di conseguenza, abbiamo dovuto apportare alcuni aggiustamenti per allineare i livelli di produzione e i costi alla domanda attuale.
Queste non sono decisioni che prendiamo alla leggera - hanno aggiunto - La nostra priorità rimane la solidità a lungo termine dell’azienda e il benessere dei nostri dipendenti. Per le persone coinvolte, stiamo offrendo supporto e assistenza per agevolare la transizione - hanno concluso - Siamo continuamente in dialogo con i rappresentanti dei lavoratori per trovare le soluzioni migliori per tutte le parti coinvolte e per garantire il continuo successo dell'azienda”.
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