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Economia

Confcommercio celebra ottant'anni: "Le nostre imprese futuro dell'Umbria"

A Perugia, Sala dei Notari gremita per festeggiare la speciale ricorrenza. Il presidente Mencaroni: "Lavoriamo per i distretti del commercio"

Catia Turrioni

28 Ottobre 2025, 15:20

Confcommercio celebra ottant'anni: "Le nostre imprese futuro dell'Umbria"

La rigenerazione urbana, i distretti del commercio, il Sense of Italy: sono queste le parole chiave con cui le imprese del commercio scelgono di guardare avanti. “L’Umbria di domani nasce da una visione condivisa che unisce istituzioni, imprese e cittadini per restituire alle nostre città la loro anima produttiva, sociale e culturale. E Confcommercio è pronta, come sempre, a fare la sua parte”, ha dichiarato il presidente regionale Giorgio Mencaroni, nel suo intervento, nella Sala dei Notari di Perugia, in occasione della celebrazione per gli 80 anni dell’associazione con l’evento Imprese Futuro Umbria.


Coordinato da Simone Pastorelli, ceo di Fattoria Creativa e membro della giunta di Confcommercio, l’incontro ha riunito economisti, accademici, amministratori e imprenditori, tutti convinti che il futuro della regione passi dalla rigenerazione dei territori. Ad aprire i lavori sono stati Simone Fittuccia, vicepresidente di Confcommercio Umbria, e l’assessore comunale allo sviluppo economico Andrea Stafisso. “Questa è la nostra giornata – ha detto Fittuccia – Le nostre imprese sono la luce dei quartieri, presidio di sicurezza e socialità. Siamo la forza viva del territorio, ma abbiamo bisogno di essere sostenuti, non vessati”.


Tema cardine della giornata, la rigenerazione urbana, intesa come motore di rinascita sociale ed economica. Il professor Alessandro Balducci, del Politecnico di Milano, ha ricordato che “la rigenerazione non è un progetto edilizio, ma un progetto di comunità”.
In collegamento video, l’architetta e studiosa Elena Franco ha approfondito il ruolo dei distretti del commercio, “reti collaborative in cui pubblico e privato co-progettano spazi e opportunità per le comunità”.


Esperienze concrete sono arrivate da Michele Biselli (presidente Confcommercio Perugia), Oscar Fusini (direttore Confcommercio Bergamo), Juri Imeri (sindaco di Treviglio) e Matteo Burico (sindaco di Castiglione del Lago), che hanno mostrato come una governance locale forte e partecipata possa ridare vitalità ai centri urbani. Un cambio di prospettiva è stato prospettato da Mariano Bella, direttore dell’Ufficio studi Confcommercio nazionale, che ha illustrato la teoria del Sense of Italy: un’evoluzione del Made in Italy fondata sulla relazione tra beni, servizi, cultura, turismo e qualità della vita. “Ogni territorio - ha spiegato - deve costruire il proprio Sense of Italy, la capacità di generare senso, emozione e desiderio. È lì che si forma il valore economico contemporaneo”.


Nella sezione L’Umbria di domani, Luca Ferrucci (amministratore unico di Sviluppumbria), Francesco De Rebotti (assessore regionale allo sviluppo economico) e Simona Meloni (assessore regionale al turismo e alla riqualificazione urbana) hanno delineato una strategia per unire innovazione, politiche territoriali e turismo. “Dobbiamo contrastare la desertificazione dei centri urbani per garantire qualità della vita”, ha detto Ferrucci. De Rebotti ha annunciato l’avvio della riforma della legge sul commercio, mentre Meloni ha ricordato la crescita del turismo regionale nel 2025 (+17% presenze straniere, +2% italiane) e ha invitato a “indossare tutti la maglia dell’Umbria”.


Nel segmento Ricordare il futuro, Giampaolo Rossi (ceo Fabbrica di Lampadine) e Omar Di Curzio (presidente Giovani imprenditori Confcommercio Umbria) hanno portato due testimonianze simboliche: la forza della memoria e l’energia del cambiamento. In chiusura, Giorgio Mencaroni ha collegato i contributi dei relatori alla missione di Confcommercio: “Viviamo un tempo di trasformazione. Le nostre città cambiano, ma possiamo trasformare questa sfida in opportunità se agiamo con visione e coraggio. Difendere il commercio tradizionale significa rigenerare le comunità”. Ha ribadito l’impegno per i distretti del commercio, “perché se tornano a vivere i centri storici, tornano a vivere anche relazioni, identità e fiducia” e l’importanza che arrivino dalla Regione risposte concrete, anche in termini di fondi strutturali.


Sul palco, per un’analisi finale, sono intervenuti il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, la presidente della Regione Stefania Proietti, la presidente dell’Assemblea legislativa Sarah Bistocchi e la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi. Sono stati loro, poi, a consegnare una serie di riconoscimenti a figure simbolo che hanno fatto la storia di questi 80 anni di Confcommercio.

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