Politica
Stefano Bandecchi
“Esprimiamo solidarietà ai consiglieri comunali di Terni, sindacati, giornalisti, intimiditi e offesi e anche ai due assessori regionali De Luca e De Rebotti, che sono stati “lapidati” sui social per avere fatto il proprio dovere con il ricorso regionale contro delibere illegittime del Comune. Di uno dei due assessori è stato perfino indicato l’indirizzo di casa: una intimidazione inaccettabile”. Il caso stadio-clinica arriva in Senato. Ci pensa il senatore umbro del Pd Walter Verini, insieme alla collega Cecilia D’Elia, capogruppo in commissione Cultura, che ieri hanno partecipato al question time nell’aula di palazzo Madama con il ministro dell’Interno Piantedosi presentando un’interrogazione scaturita dalla necessità “di fare luce sull’agibilità democratica del consiglio comunale e la convivenza civile a Terni, messe in discussione dai gravi e reiterati atteggiamenti e comportamenti del sindaco Bandecchi”. Il dem Verini chiede un’ispezione anche per sospetti di conflitto di interesse. Nel testo dell’atto si parla di “questione Bandecchi”, facendo riferimento anche a quanto accaduto a palazzo Spada il 28 agosto 2023 e alle dichiarazioni sui bambini di Gaza.
Riassuntiva la risposta del ministro: “Per quanto concerne il progetto denominato stadio clinica, in particolare la relativa convenzione tra il Comune di Terni e una società collegata alla Ternana Calcio, la Regione Umbria ha presentato ricorso al Tar con richiesta di sospensiva verso il predetto atto convenzionale, contestandone l'illegittimità dell'iter procedurale".
"Per i fatti di agosto - ha aggiunto - risulta che la Procura di Terni, a conclusione delle indagini, ha chiesto il rinvio a giudizio del sindaco per minaccia, oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, nonché minaccia a un corpo politico. Allo stato attuale, il giudice dell'udienza preliminare ha rinviato al prossimo 3 dicembre la trattazione del caso. Comunque il ministero dell'Interno continua a monitorare attentamente lo sviluppo delle vicende che sono state segnalate”.
Chiara e decisa la replica di Verini al ministro: "Continueremo a monitorare” - ha detto il senatore - sono significativa e le apprezziamo, perché vuol dire che a Terni c'è una situazione pesantissima, noi le chiediamo però iniziative immediate: mandi un'ispezione, una commissione d'accesso per toccare con mano le ferite che questo signore arreca alle istituzioni e alla comunità locale”.
Quindi per Verini ecco l’ombra di conflitti di interesse: “Su Bandecchi pesano ombre di gravi conflitti di interesse, su progetti importanti per la città, come quello dello stadio clinica privata, e perfino atteggiamenti quotidiani che somigliano a pratiche di voto di scambio”.
Nel frattempo continuano a piovere i commenti sul caso stadio clinica. L’ex sindaco Leonardo Latini, in un post su Facebook, scrive che “nel progetto stadio-clinica ci ho sempre creduto, tantissimo. Adesso siamo a un punto cruciale: o troviamo un accordo sensato, o finiamo per far degenerare tutto in una guerra che rischia di affossare l’intero progetto. Le soluzioni, nel pieno rispetto delle regole, ci sono. Occorre mettersi a tavolino, tra istituzioni, con la giusta serietà e competenza e andare a vedere in primo luogo se c’è ancora la volontà della Regione di venire veramente incontro alle necessità di Terni, poi individuare la strada da intraprendere”. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Francesco De Rebotti, ricorda che “l’atto del Comune ci è stato rappresentato come non procedibile dall’Avvocatura. Il Comune di Terni - prosegue De Rebotti - ha deciso comunque di andare avanti e sarà il Tar a doversi esprimere sulla correttezza del procedimento”. Di fatto lo stesso Bandecchi pochi giorni fa aveva annunciato “che la nostra Avvocatura comunale sta analizzando quanto depositato dalla Regione Umbria per far valere gli interessi del nostro ente e della nostra città”. E ieri il sindaco sui social è tornato all’attacco: “Quando una forza politica arriva a dire certe cose di un altro leader politico vuol dire che siamo alla frutta, la democrazia è finita. Il Pd ed una parte della destra ce l’hanno con me. Tutto questo mi fa sorridere. L’invidia - ha concluso Bandecchi - è davvero una brutta bestia”.
Ancora commenti, come quello del capogruppo di Fratelli d’Italia, Roberto Pastura: “Il progetto stadio clinica privata non può essere ridotto a un terreno di scontri istituzionali tra Comune e Regione.
Terni ha bisogno innanzi tutto di un nuovo ospedale pubblico, ma anche di un nuovo stadio. Tasselli che non si escludono a vicenda, ma che possono convivere. Presenteremo come gruppo di FdI in consiglio comunale un atto di indirizzo nel quale chiederemo al sindaco di promuovere un tavolo tecnico–istituzionale Comune–Regione, che consenta di chiarire definitivamente i profili amministrativi della clinica per rimettere in linea l’intera operazione stadio clinica”.
Secondo le forze del Patto Avanti di Terni, ovvero Partito Democratico, Movimento 5 stelle e Alleanza Verdi e Sinistra, “l’operazione stadio-clinica non è dannosa solo sul piano economico, ma anche per la salute dei cittadini. Gli 80 posti letto che garantirebbero la sostenibilità della clinica privata sono stati sottratti alla sanità pubblica umbra e non alle cliniche perugine come sostiene certa destra. Si tratterebbe di uno spostamento di risorse dal pubblico al privato, in una regione che già oggi affronta un deficit sanitario di oltre 200 milioni di euro”.
Per la presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, Sarah Bistocchi, “mettere sui social l'indirizzo di casa, di un rappresentante delle istituzioni e scrivere sotto 'Ti veniamo a cercare' non rientra in alcun modo nel dibattito e nel confronto politico. Quindi, accanto alla solidarietà a chi subisce questo tipo di violenza, prendiamoci un impegno tutti quanti a denunciare qualsiasi violenza al di là e al di sopra dei ruoli e dei colori politici”. “Le polemiche non siano l’alibi per non realizzare nulla. Subito il nuovo ospedale di Terni”. Così Azione Terni che puntualizza: “Se a Perugia è consentita l'esistenza di strutture private convenzionate, la stessa opportunità non si può negare a Terni”.
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