L'evento
Una giornata di memoria, ma soprattutto di sguardo al futuro con l’energia di chi vuole andare ben oltre gli orizzonti conosciuti perché “c’è ancora molto da fare per guardare le potenzialità e non i limiti delle persone”, con la certezza che “la strada intrapresa è quella giusta”.
Sono le parole del ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli nell’introdurre l’evento La Carta di Solfagnano a un anno dal G7 - il punto sulle priorità, che ha visto esattamente un anno dopo lo storico G7 Inclusione e Disabilità, proprio al Castello di Solfagnano, a Perugia, i temi dell’inclusione e della disabilità tornare protagonisti.
Focus sulle priorità messe nero su bianco nella Carta di Solfagnano dai ministri dei Paesi del G7 e gli impegni portati avanti in questo anno di lavoro del ministero “dall’inclusione lavorativa alla vita indipendente, dallo sport alla messa in sicurezza delle persone con disabilità in caso di terremoti, alluvioni o situazioni critiche ed emergenziali” ha snocciolato il ministro. Nella sala congressi del castello quasi 200 persone - tra autorità militari e civili, istituzioni, enti del terzo settore - hanno accompagnato questo momento che è stato, come lo fu il G7, con un alto tasso di empatia tra tutti i presenti. La magia del G7 si è ripresentata a Solfagnano e ha abbracciato tutti.
Dopo l’ingresso del ministro - quando tutti erano seduti e tra gli applausi - e i ringraziamenti di rito, un video ha riproposto le più belle immagini del G7 in Umbria, poi il microfono è passato a Vincenzo Falabella, presidente Fish, che ha ricordato come la Carta di Solfagnano sia un “documento che vincola il Paese e soprattutto le coscienze di chi fa associazionismo e i cittadini. L’Italia adesso non ha più niente da invidiare rispetto all’estero sui temi di inclusione”. Nazaro Pagano, presidente Fand, ha sottolineato l’importanza che riveste “l’Osservatorio, punto fondamentale per lo sviluppo delle politiche delle persone con disabilità”.
Poi è intervenuta la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti (all’epoca sindaca di Assisi), che si è complimentata con Locatelli per “l’attività straordinaria” e per un “G7 esperienza ambiziosa e vincente”. L’attuale governatrice ha ricordato la governance in sella durante il G7, l’ex presidente Donatella Tesei e la presidente dell’Osservervatorio regionale Paola Fioroni (in platea, presenti anche la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi e il primo cittadino di Assisi Valter Stoppini), per poi concludere con un passaggio politico “la riforma non va spezzettata, noi come Regione abbiamo deciso di estendere la sperimentazione che coinvolge la provincia di Perugia anche a quella di Terni. Abbiamo deciso di investire tante risorse che vanno in direzione del progetto di vita” ha detto Proietti consegnando al ministro un documento con alcune le linee guida.
Locatelli - che ha marcato il territorio precisando come sia già pronta “l’estensione della sperimentazione ad altre 40 province tra cui proprio Terni” - ha poi lanciato il video con i saluti di alcuni Paesi che hanno partecipato al G7: Canada, Regno Unito, Germania e Giappone. Particolarmente apprezzato l’intervento del ministro nipponico Junko Mihara che ha raccontato come abbia voluto replicare in miniatura il G7 con un evento che ha radunato tutte le associazioni giapponesi, intitolato Sempre più amici, e dell’avvio di uno scambio tra ragazzi italiani e giapponesi per incentivare lavoro tra i giovani che si occupano di disabilità.
Via poi al primo panel, moderato dal direttore del Corriere dell’Umbria e del Gruppo Corriere Sergio Casagrande (“la Carta di Solfagnano ha indicato la strada, ora tocca noi continuare a percorrerla” ha sottolineato) sulle priorità della Carta e l’inclusione come tema prioritario nelle agende politiche di tutti i Paesi. Sono intervenuti Antonio Caponetto (capo di gabinetto del ministro per le Disabilità) che ha dettagliato il bando Vita e opportunità che è “coerente con la Carta, perché si parla di autodeterminazione ed è rivolto a enti di terzo settore per progetti che riguardano inclusione lavorativa, dimensione abitativa, tempo ricreativo e sport. Ha caratteri innovativi e originali con un’importante dotazione economica di 370 milioni e una linea specifica per bambini e giovani sino a 22 anni”. Il tecnico esperto Claudia Moneta ha spiegato la Carta, i suoi principi e come è nata, “parliamo di un atto di indirizzo, senza valore di legge, che i Paesi del G7 hanno voluto condividere. Al testo si è arrivati dopo un confronto tecnico tra i rappresentanti dei Paesi. La Carta spiega le necessita di ampliare la collaborazione tra Stati coinvolgendo le persone con disabilità, le loro famiglie e le organizzazioni che le rappresentano”. Quindi, da remoto, l’altro tecnico esperto Gianfranco De Robertis ha parlato di riforma e sperimentazione che si basano su “tre direttrici: formazione, sperimentazione, supporto e accompagnamento dei territori. Dove è partita la sperimentazione c’è dialogo e si iniziano a realizzare percorsi di vita inclusivi. La macchina è stata messa in moto, ora bisogna accelerare” ha chiosato. Maurizio Borgo (presidente Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità), ha spiegato il suo ruolo e come avviene la tutela dei diritti delle persone con disabilità, “l’Autorità è un ponte tra i cittadini, le persone con disabilità e le istituzioni, ma ha anche un ruolo di promozione, tutela, garanzia e monitoraggio di tutto quello che avviene ai vari livelli dei principi della convenzione Onu e della Carta di Solfagnano”. Pier Luigi Zamporlini (consigliere per le relazioni internazionali) ha raccontato le forme di cooperazione del ministero, “il G7 ha potenziato le attività internazionali del ministro, l’agenda è vivace, brillante e multilaterale” ricordando le presenze a New York e Ginevra. Suor Veronica Donatello (responsabile del servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità, CEI) ha raccontato gli eventi inclusivi inglobati all’interno dell’anno giubilare, “seguiamo la direttiva di Papa Francesco, lavorare insieme”. A conclusione la testimonianza di Massimo Isidori (presidente regionale Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti), “io c’ero alla cerimonia inaugurale del G7 ad Assisi, un’esperienza unica e un’occasione importante per far conoscere la disabilità all’opinione pubblica”.
Nel secondo panel, moderato da Serafino Corti (coordinatore del comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità) ha introdotto un’ampia discussione su azioni e sostegni per migliorare la qualità della vita in tutti i suoi contesti delle persone con disabilità: dallo sport e l’esperienza di Special Olympics all’accessibilità negli aerei (Mark De Laurentiis di Enac ha spiegato come “lo scorso anno 1.6 milioni di persone con disabilità sono stati trasportati, lavoriamo molto sulla comunicazione e la richiesta anticipata di assistenza per offrire un servizio sempre migliore e trovare soluzioni concrete alle varie criticità”).
Nel terzo panel, moderato dall’avvocato Massimo Rolla (Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Umbria), spazio ai temi della vita indipendente e dell’inclusione lavorativa con il racconto di Francesca Di Maolo (presidente dell’Istituto Serafico di Assisi), “la nostra missione è rendere la vita dei ragazzi con gravissime disabilità migliore. Orto, teatro, sport, arte, accompagniamo in queste aree la loro libertà di esprimere la propria personalità. La vita indipendente non è solo scegliere cose da fare da soli, il ruolo di operatorio socio sanitario in questo caso è un operatore di giustizia. Al Serafico sino a ora è mancata una dimensione di lavoro, ma il G7 ci ha lasciato un grande impatto e da quei giorni è partito un nuovo progetto che mette insieme vita indipendente e lavoro. Raddoppieremo la nostra proprietà e in una casa colonica prenderà forma un progetto che sarà deciso dalle associazioni”. Toccante poi la testimonianza di Carmen Diodato – sorda dalla nascita - ballerina professionista che danza non sentendo la musica, esempio di vita indipendente essendo tra l’altro andata via di casa da giovanissima.
Nel quarto panel, moderato dal giornalista Simone Fanti, spazio alla prevenzione e gestione delle emergenze, ottavo punto della carta, con un’autentica masterclass di Fabio Ciciliano (capo dipartimento della Protezione civile).
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