Attualità
Sono oltre centomila - secondo le prime stime - le persone che ieri, domenica 12 ottobre, hanno partecipato alla Marcia PerugiAssisi per la Pace e la fraternità. Partiti dai giardini del Frontone intorno alle ore 9.15 sulle note di All you need is love dei Beatles, i pellegrini, giunti da tutte le parti d'Italia - e non solo -, hanno percorso 24km, attraversando Ponte San Giovanni, Bastia Umbra, Santa Maria degli Angeli, per poi arrivare al traguardo - la Rocca Maggiore d'Assisi - intorno alle 15.05, guidati da Falvio Lotti, presidente della Fondazione Perugia-Assisi per la cultura della Pace.
"Un piccolo atto di resistenza alla crudeltà di Gaza ma anche a tutte le crudeltà del mondo - ha detto Lotti all'arrivo alla Rocca -, a cominciare dalla morte per fame, per mancanza d'acqua, a tutti quelli che sono costretti a lasciare il proprio paese, dove è impossibile vivere perché perseguitati, per tutte le donne e gli uomini che sono sotto le bombe, per tutti quelli che sono nati senza mai conoscere il sapore della libertà. Il nostro piccolo gesto di oggi possa aiutare a far crescere nella consapevolezza che la pace è una responsabilità di tutti".
Il fiume di gente che ha occupato i 24km che separano il capoluogo umbro dalla città serafica "non si vedeva dal 2001", ha affermato Lotti ad Ansa. Molti di questi, infatti, sono tornati a percorrere il cammino di pace dopo l'edizione di 24 anni fa, che si era svolta a pochi giorni dall'invasione dell'Afghanistan seguita all'attacco alle Torri Gemelle.
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"Sono tornato qui oggi dopo 24 anni dalla prima volta in cui ci sono stato - ha affermato Sandro, presente ieri mattina a Perugia per sostenere la Marcia -. Credo che oggi più che mai sia importante essere qui e portare una presenza, un messaggio perché c'è un gran bisogno di essere in tanti e testimoniare il nostro desiderio di pace e di speranza e far sentire ai potenti del mondo che non la pensiamo come loro, e che pensiamo che prima del profitto e eli interessi economici che stanno dietro alle guerre debba prevalere l'umanità".
C'è anche chi ha deciso proprio quest'anno di prendere parte per la prima volta alla marcia PerugiAssisi: "È la prima volta che partecipo alla Marcia - racconta Alberto - Ho deciso di farla quest'anno perché penso che la Marcia sia utile sempre, ogni anno, ma in questo contesto a maggior ragione, visto anche il movimento di persone contro tutte le guerre, ma in modo particolare quella a Gaza. È un segno di cittadinanza essere presenti".
Presenti anche scuole da tutta Italia, come l'ITI Marconi di Nocera Inferiore - in provincia di Salerno -: "Siamo qui con la rappresentanza di alunni, insegnanti e genitori - dice un'insegnante - Siamo molto contenti di essere qui quest'anno, ci teniamo tantissimo. Ci tenevamo a esserci visto anche la situazione mondiale in questo momento, per le tante guerre e in particolare il genocidio in Palestina. Era importante esserci".
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