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Economia

Mutui e prestiti, in Umbria debiti più gestibili ma sacrifici maggiori

Il quadro emerge dall'analisi del Sole 24 Ore pubblicata questa mattina, lunedì 13 ottobre. Stando ai dati, le famiglie umbre risultano più esposte al credito, ma con debiti più contenuti: a Perugia 18 stipendi per azzerarli, a Terni 17

Claudia Boccucci

13 Ottobre 2025, 11:05

Mutui e prestiti, in Umbria debiti più gestibili ma sacrifici maggiori

Le famiglie umbre si confermano tra le più ricettive verso mutui e prestiti rispetto alla media italiana, con quote di popolazione indebitata superiori al 60% nelle province di Perugia e Terni. Tuttavia, il valore economico del debito residuo risulta più contenuto rispetto al panorama nazionale, offrendo un barlume di sollievo in un contesto di redditi mediamente inferiori. È questa la fotografia scattata da un'analisi del Sole 24 Ore sui dati Crif dello scorso giugno, che evidenzia come servano in media 17,4 mensilità di stipendio per estinguere i debiti a livello nazionale, un peso che sale a 18 a Perugia e scende leggermente a 16,9 a Terni.

A livello nazionale, il 59,6% della popolazione ha almeno un contratto di credito rateale attivo, con un'esposizione media residua di 31.637 euro, che genera un rapporto debito-stipendio dell'79,8%. In Umbria, invece, la maggiore propensione al credito non si traduce in oneri sproporzionati: a Perugia, il 63,5% dei residenti è alle prese con mutui o prestiti per un debito medio di 29.029 euro, ma il rapporto con lo stipendio sale all'87,7%, riflettendo i salari provinciali più bassi – stimati intorno ai 20.222 euro annui lordi secondo l'Istat nel Rapporto BesT 2024.

A Terni, la quota di indebitati è del 61%, con un'esposizione residua di 27.272 euro e un rapporto debito-salario del 79,5%, in linea con la media italiana, per un impegno mensile equivalente a poco meno di 17 stipendi. Questo scenario locale, come emerge dall'elaborazione dei dati Crif incrociati con le retribuzioni Istat, sottolinea da un lato, una maggiore dipendenza dal credito per finanziare acquisti immobiliari o consumi, in un territorio dove il settore delle costruzioni e il terziario rappresentano pilastri economici; dall'altro, un debito più gestibile grazie a importi inferiori, che tuttavia amplifica il sacrificio relativo in presenza di redditi provinciali al di sotto della media nazionale. Nelle province umbre, le differenze territoriali emergono chiare. Perugia, con la sua economia diversificata dal turismo al manifatturiero, vede un'esposizione più marcata, dove il divario di reddito con il resto d'Italia si è ulteriormente ampliato tra il 2021 e il 2023 secondo un'analisi della Camera di Commercio di marzo 2025. Terni, più ancorata all'industria pesante, beneficia invece di un profilo debitorio più equilibrato, con un rapporto debito-stipendio che resta sotto la soglia nazionale, potenzialmente mitigando i rischi in un contesto di pressioni sul tessuto produttivo locale.

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