GUBBIO
A sinistra la tenuta, immersa nel verde dei 320 ettari nella frazione di Montelovesco, a destra Serena Sebastiani
In un’epoca in cui la sostenibilità è diventata un’etichetta spesso abusata, c’è chi sceglie di viverla ogni giorno con rigore, concretezza e rispetto profondo per la natura. È il caso di Serena Sebastiani, Executive Chef della Tenuta Borgo Santa Cecilia, che ha trasformato la sua visione gastronomica in un modello autentico di cucina circolare.
Già anima della Tenuta (320 ettari) di Montelovesco, Serena Sebastiani ha impresso una direzione radicale al progetto culinario del Borgo: non solo seleziona personalmente le materie prime, ma spesso le procura con le proprie mani, attraverso la caccia, la raccolta spontanea e l’allevamento diretto. Sì, perché Serena è anche cacciatrice di selezione. Conosce a fondo i boschi che circondano la Tenuta, ne rispetta i cicli e gli equilibri, e porta in tavola selvaggina proveniente dalle sue stesse battute di caccia, condotte sempre nel rispetto della biodiversità.
Accanto a lei, c’è il fedele lagotto Juno, instancabile compagno nella ricerca di tartufi di eccellente qualità, e il marito Giuseppe Onorato, con cui gestisce un allevamento di animali allo stato semibrado, a 700 metri di altitudine. Una filiera chiusa e virtuosa che si svolge interamente all’interno dei 320 ettari della Tenuta, nel cuore verde dell’Umbria.
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