Venerdì 10 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

CURIOSITA'

Tipografia Grifani Donati, una storia nata nel 1799: scopri il luogo dove la tradizione diventa arte

Ogni generazione aggiunge qualcosa di nuovo: dalla litografia su pietra, alla calcografia su metallo, fino alla rilegatura e al restauro dei libri antichi

Annalisa Ercolani

10 Ottobre 2025, 12:22

Tipografia Grifani Donati, una storia nata nel 1799: scopri il luogo dove la tradizione diventa arte

La Tipografia Grifani Donati

C’è un luogo, nel cuore di Città di Castello, dove il tempo sembra essersi fermato. Un laboratorio dove le lettere non si digitano su una tastiera, ma si scelgono a colpo d’occhio tra minuscole caselle, dove la carta profuma di inchiostro e ogni stampa racconta una storia. È la Tipografia Grifani Donati, una vera e propria istituzione cittadina, attiva dal lontano 1799.



Ma procediamo con ordine. L’Italia, si sa, è stata una delle prime culle della stampa. Già nel 1465, a Subiaco, la tecnica dei caratteri mobili inventata dal tedesco Gutenberg trovava terreno fertile. E solo pochi anni dopo, nel 1472, a Foligno nasceva la prima edizione a stampa della Divina Commedia, firmata dal chierico Johan Numeister. Da lì, l’arte tipografica si diffuse anche in Umbria.

La Tipografia Grifani Donati nel 1950

A Città di Castello, il primo documento stampato risale addirittura al 1538: il Libro degli Statuti, commissionato dai Priori e impresso dai tipografi ambulanti Antonio Mazzocchi e i fratelli Gucci. Poi, per un paio di secoli, la produzione rimase timida e perlopiù religiosa. Ma nel Settecento qualcosa si muove: nuove stamperie, nuove firme, nuovi sogni di inchiostro.

La Tipografia Grifani Donati

Ed è proprio alla fine di quel secolo che arriva la svolta. Francesco Donati e Bartolomeo Carlucci, provenienti da Assisi, scelgono Città di Castello per impiantare una tipografia nei locali sopra l’antica chiesa di San Paolo, un edificio del XI secolo, che aveva conosciuto mille vite, convento, carcere, e ora culla di cultura.

La Tipografia Grifani Donati

Il successo è immediato: libri, manifesti, pubblicazioni di pregio fanno conoscere il nome dei due tipografi in tutta l’Umbria. Alla morte di Carlucci, Donati prosegue da solo e nel 1817 introduce addirittura i caratteri bodoniani, simbolo di eleganza e precisione. Con un vecchio torchio in legno, nel 1842 dà vita a un’opera monumentale: Le Memorie Ecclesiastiche e Civili di Città di Castello, scritte dal vescovo Giovanni Muzi.

La Tipografia Grifani Donati

Poi, come in ogni buona storia di famiglia, la tradizione passa di mano in mano: da Francesco a Biagio, da Biagio a Giuseppe Grifani, e da lì nasce il nome che ancora oggi campeggia sulla porta: Grifani-Donati. La tipografia sopravvive alle mode, alle guerre, alle innovazioni meccaniche e digitali. Ogni generazione aggiunge qualcosa di nuovo senza mai perdere il legame con la tradizione: dalla litografia su pietra, alla calcografia su metallo, fino alla rilegatura e al restauro dei libri antichi.

La Tipografia Grifani Donati

Oggi, Giovanni Ottaviani e sua moglie Adriana tengono viva questa magia insieme ai due figli Alberto Maria e Milos. Tra i torchi d’epoca, un Elia Dell’Orto del 1864, una Platina Tiegeldruk del 1903, un Bollito & Torchio del 1880, e tante altre meraviglie meccaniche, si continua a stampare con la stessa passione di due secoli fa. Qui nascono litografie, ex libris, partecipazioni nuziali, carte intestate e manifesti, tutto rigorosamente realizzato con tecniche tradizionali e materiali autentici: caratteri originali, fregi, cliché, galvanotipie, silografie. Ogni stampa è un piccolo capolavoro, un ponte tra passato e presente.

La Tipografia Grifani Donati

In un’epoca in cui tutto corre, la Tipografia Grifani Donati invita a rallentare, riscoprendo così la bellezza del gesto artigianale, la pazienza del compositore che, con pollice e indice, sceglie le lettere una a una, componendo la pagina come un mosaico. È la stessa cura che da oltre due secoli fa battere il cuore di questa tipografia, un luogo dove tradizione e arte non sono solo parole, ma inchiostro vivo sulla carta.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie