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Lutto

Addio a Ken Jacobs, scomparso a 92 anni "il titano del cinema sperimentale americano"

Il cordoglio del figlio e regista, Azazel Jacobs

Claudia Boccucci

07 Ottobre 2025, 11:14

Addio a Ken Jacobs, scomparso a 92 anni "il titano del cinema sperimentale americano"

Ken Jacobs insieme alla moglie Flo Jacobs

Il cinema sperimentale piange la scomparsa del suo pioniere Ken Jacobs, scomparso all'età di 92 anni a Manhattan. Dopo la morte della moglie Flo Jacobs, deceduta lo scorso 4 giugno, il figlio Azazel Jacobs ha fatto notare che "sebbene la causa ufficiale della morte sia stata l'insufficienza renale, la vita senza la sua collaboratrice e compagna dal 1960 era inimmaginabile per molti, soprattutto per lui", riporta Variety. Oltre al figlio Azazel, Jacobs lascia una figlia, l'artista Nisi Ariana

(Ken Jacobs insieme alla moglie Flo Jacobs)

La passione spasmodica per il cinema d'avanguardia lo ha accompagnato per tutta la vita: "Lavorava ogni giorno, completando alcuni 'eternalismi' finali il giorno in cui andò in ospedale", ha continuato Azazel Jacobs. Ricordato dal Film at Lincoln Center, come il "titano del cinema sperimentale americano", Ken Jacobs è stato una figura centrale del cinema sperimentale statunitense, noto al grande pubblico per aver rivoluzionato il linguaggio visivo ricorrendo all'utilizzo anticonformista di materiali d'archivio e tecniche di manipolazione delle immagini.

La vita

Nato a Brooklyn, si era formato nel mondo dell'arte insieme a Hans Hoffman, per poi arrivare sulla scena newyorkese negli anni '60 instaurando le sue prime collaborazioni con Jack Smith, da cui nacque Blonde Cobra e Little Stabs at Happiness, i due capostipiti dell'avanguardia cinematografica. Nel 1966, insieme alla moglie, fonda il Millennium Film Workshop, divenuto un punto di riferimento per gli artisti indipendenti. Poi, la cattedra di cinema alla Binghamton University, dove ha influenzato profondamente il pensiero visivo di studenti e critici, tra cui J. Hoberman. Il punto di svolta arriva nel 1956 con il suo primo film Orchard Street sul Lower East Side, inaugurando un fil rouge presente anche nei successivi film in cui "usava le strade, i tetti e le discariche di Manhattan come sfondo per minidrammi sarcastici sulla disperazione sociale", scrisse Hoberman nel 2013. Ma il film manifesto arriva nel 1969: Tom, Tom the Piper's Son è basato su un cortometraggio del 1905 e si adatta allo stile inconfondibile del regista impegnato a "guardare più a fondo" nella materia filmica. L'opera è stata inserita nel National Film Registry nel 2007. Tra i suoi lavori più noti anche Perfect Film (1986), Opening the Nineteenth Century: 1896 (1990) e Star Spangled to Death (2004), un collage di circa sette ore di filmati d'archivio che narra la storia americana del Novecento, iniziato nel 1957 e completato quasi cinquant'anni dopo. Le sue opere e le sue performance sono stati esposti in sedi quali il Festival del cinema di Berlino, il London Film Festival, il New York Film Festival e il Museum of Modern Art. Tra i suoi riconoscimenti si ricordano il Maya Deren Award dell'AFI, una borsa di studio John Simon Guggenheim e sovvenzioni del National Endowment for the Arts, della Rockefeller Foundation e del New York State Council on the Arts.

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