Lunedì 06 Ottobre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

Sanità

Carenza medici di base, in Umbria ne mancano 169. Solo 13 domande di incarico

Il bollettino ufficiale della Regione Umbria certifica 92 posti vacanti nella Usl 1 e 77 invece nella Usl 2

06 Ottobre 2025, 14:51

Carenza medici di base, in Umbria ne mancano 169. Solo 13 domande di incarico

In Umbria, ad oggi, mancano 169 medici di medicina generale. È quanto emerge dai dati del bollettino ufficiale della Regione Umbria dello scorso agosto. La mappatura delle zone carenti indica 92 posti vacanti nella Usl 1 e 77 nella Usl 2. Ebbene al bando di manifestazione di interesse per tappare i buchi di organico hanno risposto in 13: 9 per la Usl 1 e 4 per la Usl 2. Di questi la maggior parte ha fatto domanda per le città capoluogo di provincia, mentre le zone più in sofferenza sono le cosiddette aree interne. I tredici camici interessati, peraltro non è detto, che accettino: risulta che siano state chieste precise assicurazioni alle aziende sanitarie in merito alla medicina di gruppo.

Oltre al fatto che il ruolo del vecchio medico condotto non è più attrattivo come un tempo, per oneri (sempre maggiori) e retribuzioni (ferme al contratto 2021) ci si mette un ulteriore deterrente: il ruolo unico.

La nuova disposizione contrattuale costringe i medici di base non solo all’apertura degli ambulatori a carico degli stessi professionisti, ma anche e soprattutto alle ore accessorie (fino a 38 alla settimana, che diminuiscono in base al numero di mutuati) previste appunto dagli obblighi del nuovo ruolo unico. Dunque il gap fra domanda e offerta, lungi dall’essere colmato coi numeri attuali, rischia di aumentare.

L’incremento già c’è stato se si considera che nel post Covid le caselle scoperte erano 138 (dati 2023). Le criticità come detto si registrano soprattutto nelle zone rurali della regione. Questo non vuol dire che ci sono pazienti senza medico. Ma il rapporto ottimale, che dovrebbe essere di un medico per ogni 1.200 assistiti, sale. Il massimale è di 1.500 pazienti, che arriva a 1.575 in caso di più conviventi con lo stesso dottore.

Oggi in Umbria in alcune aree periferiche - stando a quanto si apprende dalla Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) - si superano i 1.800 ex mutuati. Nei centri abitati più popolosi il problema non è così evidente, o quantomeno è meno impattante. Nelle aree di campagna invece la carenza si fa sentire.

Questo dipende anche dal fatto che da quando c’è la possibilità di scegliere i medici preferiscono le città rispetto alle zone meno densamente abitate. Il tema della medicina di base e dell’assistenza territoriale è uno dei punti nevralgici del nuovo piano socio sanitario regionale in fase di elaborazione. Il problema potrebbe cioè essere affrontato non tanto in termini di numeri quanto sulla base di una riorganizzazione complessiva dei servizi sanitari regionali.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie