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Il comune di San Giustino riconosce lo stato di Palestina e condanna il genocidio. Il sindaco Veschi: "È un impegno concreto e morale"

Ilaria Albanesi

06 Ottobre 2025, 11:38

Il comune di San Giustino riconosce lo stato di Palestina e condanna il genocidio. Il sindaco Veschi: "È un un impegno concreto e morale"

Il comune di San Giustino riconosce lo stato della Palestina unendosi al coro di voci che chiedono - a livello nazionale e internazionale - una soluzione politica giusta e duratura per il popolo palestinese.

È stato approvato oggi, lunedì 6 ottobre, in consiglio comunale l'ordine del giorno dal titolo: "Riconoscimento dello Stato di Palestina e condanna del genocidio in atto a Gaza". Il documento chiede al governo italiano il riconoscimento ufficiale dello stato palestinese e, al tempo stesso, condanna il Genocidio, invita alla sospensione della fornitura di armi e allo stop immediato delle aggressioni militari dello stato di Israele nei confronti della popolazione palestinese. La proposta è stata presentata dal gruppo di maggioranza San Giustino Partecipa, ed è stata approvata con voti favorevoli di quest'ultima e di Communitas San Giustino, mentre il gruppo San Giustino nel cuore si è astenuto. 

Nel documento i dati più drammatici del conflitto: oltre 60 mila morti palestinesi in meno di due anni, tra cui 18 mila bambini; infrastrutture civili distrutte; decine di giornalisti uccisi e una popolazione allo stremo per il blocco e il contingentamento degli aiuti umanitari imposto da Israele. Viene inoltre denunciato il regime di apartheid e l'escalation di violenze in Cisgiordania, fatta di sgomberi, arresti arbitrari e attacchi da parte di coloni armati.

L'ordine approvato si inserisce in un contesto internazionale che negli ultimi mesi ha visto dei passi avanti per il riconoscimento dello stato palestinese: dal voto dell'Assemblea generale ONU ai riconoscimenti ufficiali di Francia, Spagna, Irlanda e Norvegia, fino alle recenti prese di posizione del Parlamento europeo.

I comune sangiustinese si impegna, inoltre, a promuovere e sostenere iniziative di sensibilizzazione perché - come si legge nel testo del documento: "Anche le istituzioni locali possono e devono fare la propria parte in questo momento storico così delicato".

"Il nostro voto non è un gesto simbolico - ha dichiarato il sindaco Stefano Veschi -, ma un impegno concreto e morale. Davanti a un dramma umanitario di queste proporzioni, non possiamo che schierarci dalla parte della dignità, dei diritti e della pace".

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