Attualità
In un clima di confronto costruttivo, ieri mattina la Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni, ha ospitato l'incontro "Il ruolo del professionista nel rapporto con la Pubblica Amministrazione", organizzato da Confprofessioni Umbria. Una platea numerosa di professionisti ha riempito la sala, attenta a interventi che hanno spaziato dalla trasparenza amministrativa alla lotta all'usura, passando per l'equo compenso e la semplificazione burocratica.
L'iniziativa si è aperta con i saluti di Roberto Tanganelli, presidente di Confprofessioni Umbria, che ha posto l'accento sul ruolo "centrale" dei professionisti nel dialogo con la Pubblica Amministrazione. "Siamo un riferimento imprescindibile per la fede pubblica, la trasparenza e il supporto ai processi gestionali", ha dichiarato Tanganelli, aprendo il dibattito su temi cruciali per il settore. A seguire, un videomessaggio del Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno, Emanuele Prisco, ha ribadito l'importanza dei professionisti all'interno della Pa. "Rappresentano un asset strategico per l'amministrazione pubblica, garantendo competenza e affidabilità", ha evidenziato Prisco, collegandosi idealmente con i partecipanti.
La presidente dell'Assemblea Legislativa dell'Umbria, Sarah Bistocchi, ha portato i complimenti delle istituzioni umbre, ricordando dati significativi: "In Italia, il mondo delle professioni genera il 12,5% del Pil nazionale. Le istituzioni sono sempre disponibili a collaborare con associazioni come Confprofessioni per favorire la crescita territoriale". Il cuore della mattinata è stato dedicato a interventi tematici. Andrea Dili, vicepresidente nazionale di Confprofessioni, ha analizzato le sfide del settore, focalizzandosi sull'equo compenso e sulla necessità di aggregazione. "I professionisti devono organizzarsi in strutture associate per essere più competitivi sul mercato e pronti a rispondere alle sue evoluzioni", ha spiegato Dili, invocando una maggiore coesione per affrontare le dinamiche economiche contemporanee. Un contributo particolarmente incisivo è arrivato da Fausto Cardella, magistrato e presidente della Fondazione Prevenzione Usura Umbria. Cardella ha posto i professionisti al centro della battaglia contro i fenomeni di usura: "Il loro ruolo è cruciale nel prevenire e contrastare queste piaghe sociali, grazie a una conoscenza approfondita dei meccanismi finanziari e amministrativi".
L'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Francesco De Rebotti, ha chiuso il giro degli interventi in presenza enfatizzando la modernizzazione della Pa. "Professionisti, imprese e pubblica amministrazione devono evolvere in sinergia, per garantire che il cittadino – l'utente finale – riceva risposte rapide e benefici tangibili", ha dichiarato, delineando un modello di collaborazione multidirezionale. A portare un'analisi empirica è stata Ludovica Zichici, ricercatrice dell'Osservatorio delle libere professioni, che ha presentato grafici e dati sull’evoluzione del dialogo tra professionisti e Pubblica Amministrazione. "Abbiamo mappato opportunità per singole professioni, tipologie di soggetti coinvolti e fasce d'età", ha illustrato Zichici, evidenziando trend positivi come l'aumento delle collaborazioni in ambito digitale e normativo.
L'evento si è concluso con l'intervento in collegamento remoto del Viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, avvocato e senatore, che ha approfondito le tematiche della semplificazione nei rapporti tra professionisti e Pa. "Dobbiamo abbattere le barriere burocratiche per rendere il sistema più agile e accessibile", ha auspicato Sisto, tracciando linee guida per riforme future. In platea, non sono mancati rappresentanti istituzionali come l'onorevole Emma Pavanelli e il consigliere regionale Andrea Romizi, a testimonianza dell’interesse trasversale per il tema.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy