SPETTACOLO
Lo spettacolo teatrale su Rino Gaetano
Domenica 28 settembre, alle 17.30, il Ringe Festival di Piobbico ha ospitato uno spettacolo speciale dedicato a Rino Gaetano: un viaggio teatrale tra vita, musica e segreti del cantautore calabrese che proprio in Umbria mosse i primi passi.
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Lo spettacolo teatrale, scritto e interpretato da Stefano de Majo con la regia di Riccardo Leonelli, ha visto sul palco la musica dal vivo dei Ci MandaRino (tribute band), le coreografie di Marika Brachettoni, la scenografia di Antonio Bono e le grafiche di Mauro Laurenti. I testi si basano sulle memorie di Mimì Messina, amico fraterno di Rino e sulla quadrilogia di Bruno Mautone, l’avvocato salernitano che da anni indaga tra misteri, politica e verità nascoste attorno al cantautore.
Rino Gaetano e Mimì Messina
"È uno spettacolo nel puro stile ironico di Rino Gaetano, che fa cantare tutti insieme e divertire, ma anche riflettere sulle vicende storiche e sociali del Bel Paese", spiega de Majo. Attraverso la sua discografia, concentrata in appena sei anni di carriera, lo spettacolo teatrale ripercorre l’Italia tra scandali, complotti e cronache, mostrando quanto le canzoni di Rino siano ancora oggi vive e attuali, a più di quarant’anni dalla sua scomparsa.
Stefano de Majo
Non è un caso che la storia torni a intrecciarsi proprio con l’Umbria. Gaetano, nato a Crotone e trasferitosi a Roma con la famiglia, passò tre anni in collegio a Narni. Qui, ancora bambino, conobbe Mimì Messina e iniziò a scrivere: non cantava, era considerato stonato e non fu ammesso al coro, ma già allora riempiva quaderni di storie e racconti. Proprio in quegli anni compose il suo primo grande progetto, il poema E l’uomo volò. Dall’Umbria Rino spiccò il volo, portando con sé quella vena poetica e ribelle che lo avrebbe reso uno dei cantautori più amati e controcorrente della musica italiana.
Lo spettacolo teatrale su Rino Gaetano
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