GRAFFITI
Borgo XX Giugno, Perugia
Da quando Fabio Maria Ciuffini ha meritoriamente chiuso corso Vannucci e via via tutta l’acropoli, il dibattito su come e dove parcheggiare quando si sale in centro ha pervaso tutte le amministrazioni, senza distinzione di colore politico. E allora si passa dalla tolleranza zero (multe e carro attrezzi) ai buonisti che vorrebbero vedere molti occhi chiusi ed acqua in bocca, fino alla finta scontistica attuata sotto Natale nei parcheggi a corona. I primi a non crederci sono stati i commercianti (come rilevato pubblicamente dall’assessore Vossi), seguiti a ruota da Saba che non ha nemmeno provato a pubblicizzare decorosamente l’iniziativa, per finire ai nostri amati concittadini, che se potessero parcheggerebbero ancora davanti al Pavone per andare a prendere un caffè al Medioevo (che non c’è più).
Oggi però vorremmo parlare di chi in centro ci va per lavoro e non è tra i 6mila in possesso di un permesso Ztl. Sono coloro che negli anni hanno occupato militarmente il marciapiedi a lato del Frontone, distruggendolo pezzo per pezzo; che infilano la macchina di traverso tra gli alberi di viale Roma, creando anche turbative al traffico (due autobus assieme, se si incrociano, hanno difficoltà a passare), che sfruttano ogni pertugio di via XIV Settembre, via Sant’Antonio, via Fiorenzo di Lorenzo, via Pellini (sempre a scapito dei marciapiedi) e via parcheggiando.
Come si risolve questo problema? Con le multe, certamente (da 41 e 168 euro, ma si può arrivare, in casi di particolare gravità anche a 335), meglio ancora con paletti o altri dissuasori, ma il problema resta. Chi ha il lavoro nell’acropoli non può certo permettersi di usare i parcheggi “a corona” per una pura questione economica. Tralasciando il mercato coperto (2,40 euro la prima ora poi 3,10) grosso modo la sequenza passa da 1,40 a 1,90, mentre la terza ora va da 2,40 a 3,30.
Diciamo che per tre ore di sosta, al mattino, bisogna “strisciare” 7-9 euro. Una enormità. E qui potremmo semplicemente rilevare che il costo orario a salire invece che a scalare (più ci sto e meno pago) è un po’ strano, controintuitivo per usare un termine molto di moda, ma qui evitiamo di entrare nei meccanismi di un ginepraio, del rinnovo contrattuale firmato con Saba dalla giunta Romizi che scadrà nel 2047.
Altra soluzione, più praticabile: il parcheggio di viale San Domenico/ Ripa di Meana a soli 1,80 euro al giorno, più o meno 36-40 euro al mese, ma non tutti sono disposti a risalire da laggiù verso il centro. E allora? Allora, in un mondo ideale, i possessori delle auto potrebbero chiedere ai datori di lavoro una specie di compartecipazione alla spesa, oppure, ma questa è veramente da utopisti incalliti, il Comune (sempre Vossi, che crostino caro assessore) potrebbe allegare alle multe un piccolo questionario, con mail per la risposta, in cui si indica dove si abita e dove si lavora. E poi provare a mediare per una soluzione equa, compreso l’utilizzo del Minimetro, adottando scontistiche reali. Lì a Pian di Massiano almeno, il parcheggio è gratis.
Resta un ultimo appunto: il comportamento di una parte dell’opposizione, che anche recentemente ha contestato l’eccesso di multe (proprio così, non l’inopportunità o l’abuso d’autorità) andando un po’ controcorrente rispetto ai principi-bandiera, legalitarismo e rispetto delle regole. E se una tantum (in Italia, non solo a Perugia) chi è in minoranza provasse ad articolare una proposta sensata, fattibile, da votare all’unanimità? Forse tra 4 anni, alle prossime elezioni, qualcuno potrebbe persino ricordarsene.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy