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Incontro Regione e Anas, il futuro delle infrastrutture dell'Umbria. "Per il Nodo di Perugia occorre oltre un miliardo di euro"

Il confronto è avvenuto oggi - mercoledì 1 ottobre - a Roma, presso la sede di Anas

Claudia Boccucci

01 Ottobre 2025, 16:27

Incontro Regione e Anas, il futuro delle infrastrutture dell'Umbria. Obiettivo: "Favorire i collegamenti interregionali"

Priorità massima per la rete infrastrutturale dell'Umbria, in vista del Contratto di Programma Anas 2026/2030, che si pone l'obiettivo di superare le criticità storiche della viabilità regionale e promuovere lo sviluppo economico e sociale del territorio. È con questi propositi che i vertici dell'azienda, il presidente Giuseppe Pecoraro e l'amministratore delegato Claudio Andrea Gemme, si sono incontrati con la delegazione umbra guidata dalla presidente della Regione Stefania Proietti e dall'assessore alle Infrastrutture Francesco De Rebotti. 

La governatrice Proietti ha aperto la riunione sottolineando la necessità di un approccio strategico per colmare il gap infrastrutturale che penalizza l'Umbria, rendendo improcrastinabile un miglioramento della rete viaria e del sistema dei trasporti. A seguire, l'assessore De Rebotti ha illustrato una serie di opere considerate strategiche per il futuro della regione, con particolare attenzione a progetti che possano favorire i collegamenti tra l'Umbria e le regioni limitrofe, rafforzando il ruolo della regione come snodo centrale dell'Italia mediana.

Tra le priorità emerse, spiccano il completamento della Tre Valli con la galleria di Acquasparta, la E78 Grosseto-Fano, la variante Moianese E71 e il tanto discusso Nodo di Perugia. Quest'ultimo, in particolare, rappresenta la sfida più significativa: Anas ha confermato che, al momento, mancano le risorse necessarie per la sua realizzazione, mentre per il cosiddetto Nodino (collegamento Collestrada-Madonna del Piano) esiste solo un progetto definitivo. La Regione ha evidenziato che per il Nodo di Perugia servono finanziamenti superiori al miliardo di euro, che devono essere concessi dal Ministero delle Infrastrutture. "Si deve partire dal reperimento delle risorse che non ci sono e non ci sono mai state per l'intero progetto", hanno specificato Proietti e De Rebotti.

Le infrastrutture proposte non riguardano solo l'Umbria, ma ambiscono a migliorare la connettività dell'intera Italia centrale. La E78 Grosseto-Fano, attraversando l'Umbria, rappresenta un collegamento fondamentale tra il Tirreno e l'Adriatico. La Tre Valli, con la risoluzione del nodo della galleria di Acquasparta, favorirebbe i collegamenti con l'Abruzzo, anche attraverso un possibile utilizzo dei Fondi europei di coesione. La Moianese E71, il cui progetto di fattibilità è in corso di realizzazione a cura della Provincia di Perugia, punta invece a garantire una viabilità diretta tra Perugia e Chiusi, rafforzando i rapporti con la Toscana. Altri interventi discussi includono il completamento della 675bis nel tratto ternano, con il suo aggancio alla Flaminia, il miglioramento della segnaletica su alcune strade regionali e l'introduzione del segnale digitale nelle gallerie della Val di Chienti e della Perugia-Ancona, al fine di garantire una connettività più moderna e sicura.

"Abbiamo presentato ad Anas le esigenze infrastrutturali dell'Umbria alla vigilia del Contratto di Programma 2026/2030, con l'intento di coordinare al meglio azioni e strategie”, hanno sottolineato la presidente e l'assessore. I vertici di Anas hanno ascoltato con attenzione le richieste della delegazione umbra, assicurando piena collaborazione per individuare soluzioni condivise e sostenibili. 

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