Attualità
È stata la voce straordinaria del tenore Andrea Bocelli ad aprire il primo WTTC Global Summit in Italia. Qui, nella cornice suggestiva di Roma, per due giorni, oltre mille delegati internazionali - ministri, amministratori delegati e rappresentanti delle istituzioni - si sono dati appuntamento per una vera e propria piattaforma globale dedicata a innovazione, collaborazione e crescita per il prossimo decennio. In questo scenario internazionale, anche l’Umbria ha voluto ritagliarsi un ruolo da protagonista.
Se l’Italia, come ha ricordato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si colloca al quinto posto tra le mete più visitate al mondo con quasi 58 milioni di soli arrivi internazionali, l’Umbria guarda avanti con ambizione: punta a quota otto milioni di turisti entro il 2025 e dieci milioni nel breve periodo. A ribadirlo è stata l’assessora regionale Simona Meloni, intervenuta alla conferenza delle Regioni per raccontare le bellezze dell’Umbria ma anche per affrontare sfide e opportunità future.
A margine dell’incontro - nel corridoio animato dagli incontri tra stakeholder e rappresentanti istituzionali - l’assessora ha sottolineato quanto sia strategica la partecipazione a eventi di questo calibro per una regione come il Cuore Verde d’Italia, oggi più che mai proiettata verso un turismo esperienziale e immersivo. “Siamo molto vicini a un traguardo importante: quello degli 8 milioni di turisti, un obiettivo che fino a qualche anno fa sembrava solo un sogno. Il 2025 potrebbe davvero essere l’anno giusto per raggiungerlo - evidenzia Meloni - I dati ci dicono che sta crescendo anche la durata media del soggiorno: siamo passati da 1,5 giorni a oltre 3 giorni di permanenza media. Questo è un vero salto di qualità che incide direttamente sul Pil turistico e sull’interesse degli investitori”.
La Regione ora guarda con decisione al prossimo obiettivo: i dieci milioni di visitatori. “Forse non riusciremo nel 2026 - dice Meloni - ma se la tendenza attuale prosegue e se sapremo comunicare bene e creare pacchetti mirati, il traguardo sarà presto raggiungibile. L’Umbria è una terra piccola, ma è possibile trovare molto in poco spazio. Il nostro punto di forza è la ricchezza autentica delle esperienze - aggiunge - che vanno dal patrimonio artistico ai sapori del territorio, dai borghi nascosti ai cammini spirituali”. Un turismo capace di vivere e attrarre durante tutti i mesi dell’anno: è questo il vero obiettivo su cui l’assessore ha insistito anche nel corso della conferenza delle Regioni.
“Nel periodo autunnale, ad esempio, l’Umbria diventa la terra dell’olio Dop, del Sagrantino, del tartufo bianco, della vendemmia. La cantina diventa frantoio, la tartufaia si trasforma in laboratorio di emozioni. Il prodotto diventa esperienza”, racconta, promuovendo con passione la sua terra. E, lontano dai riflettori del palco, l’assessora aggiunge: “Stiamo registrando un aumento significativo dei visitatori stranieri. E i trend internazionali ci indicano nuovi mercati in arrivo: Arabia Saudita, Kazakistan, India, oltre ai Paesi tradizionalmente affezionati. Anche da esperienze internazionali, come quella a Osaka, emerge un crescente interesse per il turismo lento e sostenibile. E’ lì che dobbiamo andare a intercettare nuove opportunità”.
Due appuntamenti chiave come il Giubileo del 2025 e l’Ottocentenario della morte di San Francesco si rivelano leve strategiche non solo per il turismo religioso, ma per rilanciare l’intero sistema regionale.
“L’idea - spiega l’assessore - è di connettere Assisi e l’Umbria intera anche attraverso infrastrutture leggere, per rendere la regione accessibile anche a chi non è automunito. L’obiettivo è valorizzare tutto il territorio, in modo integrato”.
E poi la nuova sfida: “L’Umbria deve puntare a ottenere il bollino dell’autenticità e della sostenibilità. Non dobbiamo snaturarci per diventare di moda: dobbiamo restare fedeli alla nostra essenza e lavorare sulla qualità dell’esperienza, certificazione dei prodotti, mobilità dolce, cicloturismo, storytelling. Vogliamo raccontare una nuova stagione dell’Umbria, coinvolgendo agricoltura, giovani, strutture ricettive e istituzioni, in un grande partenariato per uno sviluppo turistico integrato e consapevole”.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy