Attualità
La 26esima edizione de I Primi d’Italia si è chiusa con un bilancio più che positivo: strade gremite, villaggi del gusto presi d’assalto, sale piene per le cene stellate e Largo Carducci animato da spettacoli che hanno radunato un pubblico numeroso. I dati e la partecipazione confermano la forza di un evento ormai imprescindibile per il panorama enogastronomico nazionale e internazionale. Il festival, dedicato ai primi piatti in tutte le loro declinazioni, ha visto crescere ancora una volta l’attenzione di visitatori stranieri.
Tra gli ospiti più sorprendenti della domenica, una delegazione di oltre quaranta ragazzi provenienti da Buenos Aires, appartenenti all’Academia de Futbol Tocalli, che hanno voluto immergersi nell’atmosfera unica della manifestazione, assaggiando le specialità e vivendo la città vestita a festa. Non sono mancati turisti da Stati Uniti, Australia e Giappone, attratti non solo dai sapori ma anche dalla mostra dedicata al ricamo e alle ricette tradizionali. “Vedere arrivare delegazioni dall’Argentina, dagli Stati Uniti o dal Giappone significa che il messaggio de I Primi d’Italia è ormai globale – ha dichiarato Aldo Amoni, presidente di Epta Confcommercio Umbria –. La pasta è il cuore della dieta mediterranea, un simbolo che sa parlare a tutti. Questo festival non è solo un evento gastronomico, ma un volano di promozione per Foligno e per l’Umbria intera”.
Un riconoscimento è arrivato anche dal ministro Francesco Lollobrigida, che nella giornata di venerdì ha visitato alcuni villaggi del gusto, sottolineando la qualità dei prodotti e la cura con cui sono stati selezionati. “L’apprezzamento migliore ci è arrivato dal ministro – ha ricordato Amoni –, che ha visto in prima persona l’impegno del festival a sostegno della candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco”.
Gli spettacoli hanno contribuito a rendere indimenticabile l’edizione: Carmen Russo ha coinvolto una folla sterminata, mentre Andrea Paris ha fatto brillare gli occhi con numeri di magia. Nonostante le condizioni climatiche incerte, l’edizione ha battuto ogni difficoltà, registrando un’affluenza altissima e un entusiasmo che ha percorso le vie del centro storico fino a tarda notte. “Ogni anno I Primi d’Italia si confermano come un muro portante – ha concluso Aldo Amoni – crescendo in qualità e partecipazione. Già diversi espositori hanno confermato la loro presenza per il prossimo anno, segno che Foligno ha saputo conquistare davvero il mondo”. Con la chiusura della 26esima edizione, I Primi d’Italia si confermano non solo ambasciatori della cultura gastronomica italiana, ma anche motore di sviluppo turistico e culturale. Foligno, ancora una volta, ha dimostrato di essere la capitale del gusto.
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