Attualità
Gianluca Ghirelli
"C'è parecchia polvere", esordisce così Gianluca all'ingresso della sua bottega in Via Venata 6, a Gubbio. Un piccolo locale acquistato di recente, in cui il giovane scultore eugubino esprime tutta l'urgenza di dare sfogo alla sua vena artistica. I suoi pochi anni contrastano con le sue maniere d'altri tempi e il rispetto solenne verso l'antica disciplina artistica. Entrando saltano all'occhio i tavoli da lavoro, i blocchi di argilla, gli strumenti in ogni dove e i numerosi lavori disseminati qua e là: "È difficile riassumere in pochi minuti il messaggio che voglio trasmettere con le mie opere - ci tiene a sottolineare Gianluca .- Gli artisti e gli artigiani parlano con le loro mani, ma quando si tratta di descriverle a parole non sono così bravi".
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Classe 1999, idee chiarissime e già notevoli traguardi collezionati. Da una piccola bottega di Gubbio, uno dei suoi lavori è già arrivato in una casa parigina. "Il committente mi ha conosciuto tramite i canali social e ha richiesto un ritratto in stile antico. Per me è stata un’autentica emozione poter esportare la manualità tipica del nostro territorio”. Lo studio dei grandi maestri del passato e la voglia di seguirne il filone creativo è qualcosa che appartiene a Gianluca fin da bambino: "Ho iniziato da piccolo a lavorare l'argilla, ma ciò che mi stimola è la filosofia dietro all'artista e scoprire che in ogni opera si nasconde un modo di pensare unico nel suo genere. Il bello di un lavoro artistico è che non finisce mai, persino Leonardo Da Vinci non terminò mai la sua Gioconda. Crescendo, anche il lavoro si arricchisce di elementi".
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Il diploma in arti figurative conseguito all'indirizzo artistico del polo liceale "Giuseppe Mazzatinti", poi la laurea in scultura all'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia: il solido bagaglio conoscitivo di Gianluca lo ha aiutato a delineare "Narciso", l'opera che sarà esposta in Piazza della Repubblica dal 9 all'11 ottobre, in occasione del festival 'Serenamente', dedicato al benessere psicologico. "La scultura esprime il concetto di solitudine, che è anche il filone della mia ricerca artistica. Un mondo come il nostro, connesso a 360 gradi, porta con sé aspetti positivi ma anche sentimenti contrastanti che spesso ci fanno sentire soli."
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